Post pignoletto (ma anche buono)

Come sempre alla ricerca di collaboratori (bravi, neh?) mi sono smazzata un bel po’ di CV. Ebbene, per il dio di tutte le bozze da correggere, possibile che non ce ne sia uno che non abbia un refuso o uno svirgolone? E tutto ciò in CV di persone che vogliono fare delle parole la loro fonte di reddito e soddisfazione…
Ma oggi sono magnanima, dunque ecco i miei consigli agli estensori di CV.
1 ) Tenete ben nascoste le vostre ambizioni letterarie (se ne avete). Mettere in un CV: «Ho pubblicato la raccolta di poesie Incenso agli asini presso la CE Cisonoriuscito» oppure «Tra l’altro, cerco un editore per il mio libro Ho sbagliato a tagliarmi le unghie» vi qualifica subito come rompiscatole, cioè come persona che non vuole lavorare, ma che pensa a un futuro di ricchezza e fama stephenkinghiana. Vero? Falso? Non importa: fidatevi.
2 ) Rileggete il CV alla ricerca di refusi e assicuratevi che sia uniforme. Non scrivete tre volte Inglese e una volta inglese (scrivetelo soltanto minuscolo, tra parentesi, noi italiani non usiamo le maiuscole come i Figli di Albione). E tra il soggetto e il verbo non ci va la virgola (errore diffusissimo che balza agli occhi di qualsiasi persona che abbia masticato un po’ di vita in CE).
3 ) Spiegate con semplicità e realismo cosa volete fare. Scrivere che vorreste «dirigere una collana» o occuparvi «della selezione dei libri» fa finire il vostro CV dritto nel cestino. Si comincia sempre dal basso. Vi confido un segreto: per farvi conoscere in CE il modo migliore è cominciare come lettori. Il lettore legge il libro (di solito in lingua) che gli viene affidato, ne fa un riassunto (il più chiaro possibile; chi lo legge deve capire di cosa tratta il libro in questione) e offre il suo commento, cioè cerca di valutare le potenzialità del libro. Tre requisiti fondamentali: conoscere le lingue, conoscere l’italiano e aver letto molto (anche di un solo genere). Lavoro infame e mal pagato, eppure, se fatto bene, è un biglietto da visita impagabile. (E, qualora ve lo stiate chiedendo, sì, bisogna leggere in fretta e fare una scheda anche per il libro più orrendo che vi sia mai capitato di leggere).
4 ) [Corollario al precedente] Spiegate cosa volete fare. Sapeste quanti CV arrivano così, senza uno straccio di presentazione. E tu ti chiedi: vorrà fare il redattore, entrare nell’ufficio stampa o diventare magazziniere? Mah!
5 ) Non scrivete mai «Rossi Mario», ma «Mario Rossi». Il vostro CV non è un modulo per la richiesta di un finanziamento.
6 ) Siate semplici. «Mi pregio inviarVi…» «Mi rivolgo alla pregiata CE che lei dirige…» sono formule arcaiche e non se le fila più nessuno.
7 ) Date la precedenza alle vostre esperienze. «Mi chiamo Mario Rossi e sono simpatico e frizzante…» E che è, stai cercando una fidanzata?
8 ) Se vi piace la narrativa, non mandate il CV a una CE che pubblica solo saggistica. È tempo sprecato.

Altri consigli in un prossimo post.

Tags: ,

21

09 2007

1 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Interesting. But were you sipping any wine while writing this?



Additional comments powered by BackType