Dove siete?

Leggo blog di ogni tipo. E molti, moltissimi, sono interessanti, vivaci, ben scritti. E allora perché i manoscritti che mi arrivano sono tutti noiosi, piatti e scritti davvero male? Perché chi scrive un blog è contento di essere «pubblico» così e non ha bisogno di una piletta in libreria e di un malloppo di carta da regalare ad amici e a parenti? Perché l’immaginazione sprinta sulle (poche) righe di un blog, ma ha il fiato corto quando si tratta di correre la maratona del romanzo? Perché il blog è diretto, mentre la narrativa è indiretta? Perché ci vuole disciplina a «tenere» cento o più pagine, mentre si può (si deve?) essere allegramente indisciplinati quando si scrive un blog? Perché l’idea dell’«autore pubblicato» porta con sé una spocchia irrefrenabile? Dove siete, autori in pectore? Una cosa so: non siete mai passati neppure vicino alla mia cassetta delle lettere…

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09 2007

4 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Forse non basta più aspettare i testi, forse occorre andare a caccia oltre il sottobosco. Scovare i talenti che pubblicano in rete senza sapere quanto valgono veramente.

  2. catrionapotts #
    2

    Hai ragione. Ed è quello che provo a fare, scendendo in apnea ogni giorno sia nei manoscritti (nessuno escluso!) sia nel web. Però forse sono io che non mi muovo ancora abbastanza o “loro” che non hanno il coraggio sufficiente. Vabbè… andrò a farmi un bel tuffetto. Grazie e ciao

  3. eio #
    3

    synchronicity: il mio cane breznev ne ha parlato stamattina http://phonkmeister.tumblr.com/post/19627698

  4. eio #
    4

    oops. ho sbagliato post?!?



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