Fai da te? No, per favore

Avete scritto il romanzo/saggio che cambierà il mondo? Bene. Benissimo. Ma allora per favore, per favore, mandate un semplice manoscritto (o qualsiasi cosa vi chieda di mandare la CE cui vi siete rivolti: un riassunto, qualche capitolo, eccetera). Nulla è più triste che vedersi arrivare un libro già fatto (dalla copisteria sotto casa), con una tristissima copertina autoprodotta, di solito sui toni pastello e anche più spesso realizzata con i pastelli da un amico, che si è offerto di aiutarvi e al quale non avete potuto dire di no, benché non vi piaccia affatto il suo stile. Non dimenticate mai che state mandando la vostra opera a chi i libri (bene o male) li fa ogni giorno… a dei professionisti, insomma, se non è osare troppo. Quindi via la rilegatura rigidissima che impedisce di leggere la fine della riga nelle pagine pari e l’inizio della riga nelle pagine dispari; via la copertina «sfumo tutto perché così è più suggestivo» (ci provò già David Hamilton, oggi giustamente dimenticato); via la deprimente scritta «casa editrice» al posto del nome vero della CE; via la finta quarta di copertina, malamente reboante e goffamente clonata dalle quarte di copertina delle CE. Insomma: se pensate che il vostro manoscritto (o quel che sia) non parli da solo, allora forse è il caso di concentrarsi sul manoscritto…

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09 2007

1 Commenti Commenta ↓

  1. marghe #
    1

    Concordo appieno, piuttosto è meglio perdere un pò di tempo in più sull’editing dei testi, anche se nostrano non guasta.

    Ciao



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