Freschi di (non) stampa

(sottotitolo: Arrivati stamattina)

La Busta Numero Uno contiene: Una lettera che inizia in modo pomposo, con una frase del tipo: «Stimatissimo dir.re (sic!) mi pregio inviarLe con questa mia il manoscritto…», prosegue con fare professional-disinvolto: «È un romanzo che ho in gestazione da molti anni e ho amorevolmente curato, verificando ogni dettaglio…» e si conclude con due perentorie asserzioni: «Non mi dite che per questo romanzo non avete posto nella Vs. produzione perché lo troverei molto irritante! E non vorrei aspettare troppo una Vs. risposta!»
La Busta Numero Due contiene: Una decina di fogli pinzati più uno sciolto. Su quello sciolto, senza titolo, c’è una trama complicatissima (anzi quasi illeggibile), la descrizione dell’intento «filosofico» dell’opera, il potenziale pubblico di riferimento (il mondo intero, esclusa forse l’isola di Buru) e la spiegazione del contenuto dei fogli pinzati: «È un estratto composto da due pagine del capitolo 7, tre pagine del capitolo 42 e cinque pagine del capitolo 77». In basso, scritto in penna verde pallido pallido nome e indirizzo dell’autore.
Ho fatto bene a non assegnare ancora il titolo di Lettera dell’Anno 2007.

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09 2007

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