Dalle 18.50 a oggi

Vi raccontavo qui come due loschi figuri (uno spagnolo e un americano, per la precisione) si fossero coalizzati con l’intento di rovinarmi il weekend.

Ebbene: ce l’hanno fatta.

Il primo libro [quello arrivato appunto alle 18.50 (di venerdì!)] si è rivelato un autentico pasticcio. In più, non essendo abituata a leggere in spagnolo, mi fermavo a ridacchiare su ogni espressione idiomatica («Procura no tomarme el pelo, ¿quieres?»), perdendo così il filo di una storia già parecchio sgangherata. In più, le due schede di lettura che lo accompagnavano sembravano raccontare due libri diversi. Mah.

Il secondo libro [arrivato alle 19.37 (di venerdì!)] per fortuna era breve (ma perché gli americani usano l’interlinea 15 per i loro manoscritti?). Però doveva esserlo di più. Un’ideuzza non malaccio, che avrebbe avuto respiro in un racconto, non in un romanzo. Grazie, ma no grazie. Passo.

E i due libri che dovevo leggere sono tornati in ufficio intonsi.

Ma, siccome esiste una giustizia, di uno di essi mi è appena arrivata una scheda di lettura che può essere efficacemente riassunta in una parola: Blah.

Se mi arrivasse una scheda anche del secondo, sarei una persona felice.

No, eh?

Vabbè, ci ho provato.

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10 2007

6 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Ci si stava giusto chiedendo come era andato il weekend…

    Difficile arte e mai sufficientemente apprezzata, quella della scheda di lettura. Mi è capitato di leggerne qualcuna che in due cartelle riusciva a dare un’idea ragionevolmente precisa del libro e del perché valeva la pena leggerlo/pubblicarlo o no.
    Più spesso sembra che vogliano comunque trovare qualche lato buono in libri che — ahimè — proprio non ne hanno, come se lo sforzo di averli letti dovesse comunque trovare una giustificazione. Per non parlare di voli pindarici e velleità poetiche di che le redige… Bisognerebbe sempre tenere presente che un Blah! ben motivato permette di passare oltre senza troppe remore e dedicare tempo e attenzione a libri che più li meritano. ;-)

  2. 2

    Io ho il problema opposto rispetto a quello descritto da Laura, quando scrivo le schede di lettura taglio le gambe a tutti. Il più delle volte faccio fatica a finirli. Solo una volta avrei pagato per vedere pubblicato il libro che ho recensito (e non dico cosa avrei fatto per tradurlo), però non hanno comprato i diritti.

  3. 3

    e voi vi lamentate delle schede di Lettura? Dovreste leggere una prefazione che mi hanno redatto… ero in lacrime dalla disperazione e dalle risate nello stesso momento perché non parlava del mio libro ma di quello di qualcun altro.

  4. admin #
    4

    @laura: Hai ragione da vendere. Spesso lo sciagurato (nel senso di poveraccio) lettore soffre di “sindrome da pubblicazione” in due sensi: 1) Sto leggendo un libro già pubblicato, quindi ci *deve* essere qualcosa di buono; 2) Sto scrivendo io… quindi ci *deve* essere qualcosa di buono. Quindi: viva i blah (sempre motivati, però…)
    @chiaradavinci: lo siento mucho (sono in hangover spagnolo…) Anch’io ho visto diversi libri che poi sono andati ad altri e mi si è spezzato il cuore…
    @marghe: ma LOL! E che hai detto a quello che ha scritto la prefazione?

  5. 5

    Uh, adoro i dietro le quinte! Qui si parla di libri invece che di TV e cinema, ma e’ anche piu’ interessante:)) Quel che importa e’ la storia, che sia scritta o per immagini, se e’ bella io ci sguazzo.
    Grazie per essere passata dal mio blog, mi sento lusingata:)

  6. 6

    Le ho telefonato e le ho detto: dimmi che hai sbagliato libro, perchè se davvero hai capito questo io chiudo baracca e mi dedico alla scrittura di testi wicca (che fra l’altro vendono sempre bene). La tipa si è profusa in una marea di scuse dicendo che aveva due libri sotto mano con lo stesso nome. Naturalmente il mio l’ho cambiato ^__^



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