CV
Ieri mi sono arrivati cinque curriculum via e-mail. Come oggetto avevano:
- [niente]
- CV
- curriculum di Pippo Pippi
- Alla cort. att.ne del dir. del personale grazie
- Candidatura
Mentre il testo del messaggio era rispettivamente:
- Vi invio il mio curriculum. Cordiali saluti.
- In allegato troverete il curriculum di Pippo Pippi. In attesa di un sollecito riscontro ringrazio.
- Alla cortese attenzione del Direttore Risorse Umane grazie.
- In allegato, Vi propongo il mio curriculum per una candidatura presso la Vs Struttura. Resto in attesa di un Vostro cenno di riscontro.
- [niente]
Volete comunicare qualcosa, accidenti. E allora perché non lo fate?
Immagino che questi candidati abbiano una laurea. Dovrebbero saper pensare. Chissà però cosa passa nella loro testa quando si accingono a inviare il CV, un’azione che può essere determinante per il futuro professionale.
Sembrano analfabeti “relazionali” e magari non lo sono. In fondo, basterebbe informarsi meglio su come si scrive un CV, insomma, e metterci un minimo di passione e di serietà (non seriosità pseudo-burocratica).
Cordiali saluti.
E’ esattamente quello che penso. Lo so che mandare un curriculum è un’azione ripetitiva e destinata il più delle volte a non avere conseguenze, però la sciatteria che traspare da questi messaggi è demoralizzante anche per chi li riceve.
Ossequi vivissimi.
Mamma mia!!! Mi si è drizzata la cofana di capelli che nemmeno quando me li piastrano.
Fatti tanti bei “cancella”?
In fede. Cognome Nome.
Forse inviare il CV non e’ considerato un’azione che puo’ essere determinante per il futuro professionale. Forse pochi pensano veramente che qualcuno leggera’ la mail.
@ Lorenzo Scusa, ma allora perché mandarli? Per autoconvincersi che si è fatto qualcosa? Comunque, ho appena contattato una persona che mi ha mandato un curriculum per e-mail…
Non volevo accusare nessuno.
Del resto, non e’ il CV l’importante? Non capisco anche la richiesta che fanno certe CE di una lettera di presentazione che accompagni il manoscritto. Che senso ha? Magari un riassunto + 5 pagine di stralcio sarebbe meglio, o no?
Io infatti mi riferivo ai CV che accompagnano le richieste di lavoro, non i manoscritti. E la lettera di presentazione di un manoscritto (insieme con un riassunto e uno stralcio) è importante perché consente di capire subito varie cose, per esempio il genere del manoscritto.
Non lo trovo terribile. Penso che ciò che spinge a essere molto coincisi è l’idea di non fare perdere tempo a chi si immagina abbia molto da fare e soprattutto riceva diversi curricula ogni giorno, non richiesti. Trovo peggiore chi invia lettere di accompagnamento infiorate di frasi fatte e assolutamente terribile chi aggiunge nel c.v. la voce hobby (questo per me è un vero motivo di scarto).
La domanda a questo punto nasce spontanea: come andrebbe inviato un c.v. via email?
(continua) Omettere l’oggetto e qualsiasi frase di accompagnamento nel testo dell’email, questo sì è sbagliato e dà proprio l’idea di trascuratezza svogliata.
@ ella Sulla concisione siamo d’accordo. Ma indicare fuori dall’allegato qual è il lavoro a cui si aspira mi sembra il minimo (come appunto suggerisci tu). Ecco, tutto qui. Il fatto è che pochi sanno davvero cosa si fa in una CE e “ci provano”. Ma informarsi (e sapere come informarsi) dovrebbe essere un attrezzo del mestiere, no?
Quanto poi alle lettere d’accompagnamento “infiorate”, sono un po’ più tollerante (ma solo un po’, eh?). Mi sono convinta che ci sia qualche manuale (americano) in cui c’è scritto che bisogna aggiungere anche quelle cose e la gente obbedisce, senza rendersi conto delle differenze tra la nostra realtà e quella degli Stati Uniti. Io mi limito a ignorarle (anche se talvolta sono veramente ridicole…)