Sedimenti
Catriona: Come si chiamava quell’autore?
Mr. Potts: Quale?
Catriona: Massì, dai, quello che si studia all’inizio dell’ultimo anno di liceo…
Mr. Potts: Hmmm… Parini?
Catriona: No, no, non così importante.
Mr. Potts: Grossi?
Catriona: Ah, già, Tommaso Grossi… Ma come ti è venuto in mente… No, non è lui. E’ più… politico.
Mr. Potts: Cuoco?
Catriona: Ecco! Vincenzo Cuoco! Ma pensa che mi ero pure letta il Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799. E adesso non solo non ricordo più nulla del libro, ma stavo pure dimenticando del nome dell’autore! Tanta fatica per niente!
Mr. Potts: Ma tu non l’hai affatto dimenticato. E’ tutto sedimentato nella tua testa. Forma un substrato che ti permette di ragionare in modo completo e articolato, di affrontare i problemi quotidiani con lucidità… [eccetera eccetera eccetera]
Questo è il sistema che Catriona e Mr. Potts usano per consolarsi a vicenda dell’inesorabile trascorrere del tempo.
complimenti al sito! MAQ
Ottima idea Mr. Potts!
Quando mi accuseranno di essermi scordato qualcosa rispondero’ che non l’ho affatto dimenticato, ma che ce l’ho in un substrato….
… quello lunare, dove era andato Astolfo a cercare il Senno di Orlando
Io ci credo, al substrato! E’ il cuscino su cui piango quando penso a tanti anni di studio *apparentemente* inutili Il substrato e “qual è” senza apostrofo, i miei bastoni della vecchiaia.
@ Maria Angela Grazie mille.
@ Gian Marco Dall’alto del suo substrato lunare Mr. Potts ringrazia. E Catriona si aggrega
@ liseuse Substratizzate di tutto il mondo, unitevi! [Ma il "po'" non ce lo metti, tra i bastoni?]
Un po’ tipo i cassetti della memoria di Gerry Scotti. (Che non è evidentemente i titolo di un libro!) O_o