Appuntamento

Ogni anno arriva Torino e ogni anno si sbuffa. Perché per noi delle CE è come entrare in un supermercato… grande cinquanta volte quello in cui facciamo abitualmente “la spesa”. A differenza di Francoforte, poi, non c’è neppure il brivido del libro ungherese “che nessuno ha letto e che noi faremo diventare un bestseller”, non c’è il briciolo di soddisfazione nel vedere il megaposter col ritratto dell’autore che hai amato, pubblicato e che in Germania è diventato un bestseller (ma in Italia no), non c’è la roulette russa delle offerte sul prossimo libro spacca-classifiche.

E’ tutto tranquillo: incontri fra amici, passeggiate oziose, sguardi elegantemente pacati sulle copertine (e sui successi) degli altri. L’unico sussulto lo provi quando osservi il passante distratto che prende in mano il libro su cui hai versato lacrime e sputato sangue per poi rimetterlo a posto con aria vagamente annoiata. Allora vorresti corrergli dietro e gridargli: “Si può sapere cosa non ti è piaciuto? La copertina? La bandella? Il nome dell’autore? Il titolo? Il formato? Il carattere? Vuoi meno interlinea? Vuoi margini più ampi? Vuoi un giallo più giallo? Un rosa meno rosa? Un saggio che non sembra un saggio ma sembra un romanzo che sembra un saggio? Dimmelo, maledizione!”

Questo per dire che, da oggi, sono lì. Per trovarmi, basterà andare in giro inalberando un cartello con su scritto “CATRIONA!” (Le maiuscole sono fondamentali). Mi materializzerò all’istante. ;-)

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08

05 2008

6 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Catriona, quest anno non posso proprio venire perchè, perché c’ho da studiare per un concorso per un posto di lavoro che nemmeno mi piace. L’anno prossimo ci vorrei venire, magari nel frattempo mi preparo il cartello, oppure una spilla con scritto “louie”

  2. 2

    ci nonvediamo lì. ;)

  3. 3

    ok, io girerò gli stand con un post it sul petto con scritto “Parole Valigia” e poi vedremo se avrai il coraggio di manifestarti, har har har! :D

  4. Dodo #
    4

    l’occasione di andare in giro inalberando un cartello con su scritto “CATRIONA!”, sinceramente, posso perdermela? no, dico. è una di quelle cose che capita solo una volta nella vita.
    solo una domanda. al cartello posso “annettere” il mio romanzo?

    no, era solo una curiosità!

  5. 5

    lo conosco, quell’insopprimibile bisogno di correre dietro al lettore che ha appena schifato il libro che a te era piaciuto proprio tanto tanto tanto, ah, se la conosco!

    e gli esami di coscienza con tanto di meaculpa e battimenti di petto? «ma perché, perché ho insistito su quella quarta di copertina? adesso penseranno che quella delicata e profonda autrice francese è una Melissa P. gallica (una Melissà?)… ed è tutta colpa mia… terra, perché non ti apri?»

    e intanto il Salone continua a girare, indifferente e crudele…

  6. 6

    Sono anni che evito accuratamente la Fiera; troppa gente, troppe facce conosciute e alla fine mi ritrovo col crampo del sorriso…
    (ti rispondo appena riesco a rallentare l’ipergalòp di questi giorni ;-*)



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