You wanna know why, and there’s no why

Il Signore, creato che ebbe ogni cosa, “siate felici” disse ai suoi figlioli Adamo ed Eva. Ma pochi giorni dopo il Signore si batté la fronte. Ho creato il sole, il mare, gli alberi, gli animali e mi sono dimenticato di creare… il libro. Oh, che distratto.”
Adamo si fece rosso e disse: “Signore, se me lo pubblica, ne avrei pronto uno.”

Questa bellissima “vignetta” (lo so che non è disegnata, ma mi sembra la migliore definizione) l’ho recuperata non dalla sua fonte originaria [l'Almanacco letterario Bompiani (1931)], ma da un libro uscito da pochissimo: I mestieri del libro di Oliviero Ponte di Pino (Milano, TEA, 2008), che mi ha tenuto compagnia in questi giorni di “missione”. E’ sempre straniante (e singolarmente istruttivo) vedere scritto e de-scritto quello che fai tutti i giorni, quindi ve lo consiglio se volete dare un’occhiata alla macchina che sbuffa, stride e macina parole (ma non solo), stando ben nascosta dietro la pagina stampata.

Ah, il titolo del post. E’ una battuta di Destini incrociati (Random Hearts, 1999): perché lunedì è morto Sydney Pollack, un artista che ha lavorato col cuore e con la testa, che non si è mai vergognato a mostrare emozioni e sentimenti, che ha voluto sempre scommettere sulla possibilità di raccontare i rapporti umani (e spesso ha vinto). Uno degli ultimi, veri registi, insomma. Peccato.

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05 2008

2 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    preso nota, grazie della segnalazione
    (oh, ma sono l’unico che non ha un romanzo nel cassetto, io :-)

  2. 2

    Me lo segno anch’io *_°



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