Moltiplicazioni e sparizioni

Non c’è verso. Non appena ti distrai, la carta si moltiplica. Da sola. Ti allontani per dieci secondi dalla scrivania e, quando ci torni, sopra le bozze che avevi lasciato – 428 pagine, mica una sillogetta di poesie, eh? – si sono improvvisamente materializzati:
1) Due manoscritti arrivati per posta.
2) Tre libri che hai già letto e rifiutato, ma che l’AA ti rimanda insieme a una trentina di fotocopie di articoli usciti sull’autore, perché forse la recensione positiva del North-South-West Journal ti farà cambiare idea…
3) Un layout di copertina che ti fa puntualmente esclamare: “Ma chi ha scelto quest’immagine orribile?” (Ovvia risposta: l’hai scelta tu.)
4) Un paio di patinatissimi cataloghi oversize di CE straniere.
5) Un post-it con sopra scritto: “Sono arrivati i quattro romanzi bulgari che avevi chiesto. Vuoi leggerli?”
6) Un pacco di altre bozze (564 pagine).
E mentre smonti quella torre precaria, pezzo per pezzo, sei certa soltanto di una cosa: la pagina di bozze più tempestata di correzioni, quella che hai impiegato un quarto d’ora per mettere a posto, sparirà dentro uno dei due manoscritti o in mezzo agli articoli fotocopiati o dentro un catalogo o all’interno del nuovo pacco di bozze. E tu la ritroverai soltanto a libro stampato e pubblicato.

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06 2008

4 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    serve una mano? ;)

  2. 2

    …ecco, io ancora ci piango !

  3. Catriona Potts #
    3

    @ Polo Beneforti Non sapevo che leggessi tranquillamente il bulgaro! ;-)
    @ El Secretario Perché io no?

  4. 4

    si, ma io ero l’autore :-(



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