Vanitas

Potrà pure essere l’autore/l’autrice più pacato/a, umile e gentile, meno incline a contestarti anche le modifiche più massicce (“Massì, hai ragione: tagliamole, quelle quaranta pagine…”), ma ci sarà sempre un momento del percorso in cui diventerà uno strazio trattare con lui/lei: la foto.

Io: Mi mandi una tua foto? [Te l'ho già chiesta almeno venti volte, ma pazienza]. Ne abbiamo bisogno per la promozione.
Lui/Lei: Uh, ma vengo sempre così male!
Io: Ma non è vero! Ho visto quelle della presentazione alla libreria Tuttilibrieanchepiù: sembravi George Clooney/Nicole Kidman.
Lui/Lei: Va be’, adesso ne cerco una… Ma sarà difficile…

[Passano tre giorni]

Io: Scusa, ma avrei bisogno della foto…
Lui/Lei: Senti, avevo pensato… E se te ne dessi una di quando avevo sei-sette mesi? Ero così bellino/a…
Io: Non ti sembra un po’… inadatta al tuo saggio sulla storia del Gambia nel Sedicesimo secolo?
Lui/Lei Eh, forse sì.

[Passano altri due giorni]

Io: Mi spiace davvero disturbarti, ma la foto sta diventando urgente…
Lui/Lei: Guarda sono giusto andato/a dal barbiere/dall’estetista [In realtà anche lui è andato dall'estetista, ma non lo dice] e adesso arriva un mio amico fotografo bravissimo che mi fa un po’ di scatti. Poi te li mando, eh?
Io: Va bene.

E, in effetti, un paio di ore dopo, arrivano le foto. L’autrice pacata e gentile sembra una leonessa stanca di farsi bistrattare da Moira Orfei e decisa a prenderne il posto: kajal come se piovesse – e infatti sembra che le sia piovuto in faccia -, pettinatura cotonata e posa aggressiva con tanto di mani adunche. L’autore pacato e gentile sembra il braccio violento di Lucifero o qualcuno a cui hanno appena chiuso le dita in una portiera: grugno minaccioso – con tanto di sopracciglia unite – che spunta da un maglioncino dolcevita nero, braccia incrociate sul petto e gambe in un’inequivocabile posa da “mi scappa”.

Sapranno entrambi soltanto a cose fatte che mi sono fatta mandare le foto della presentazione in libreria in cui appaiono pacati, gentili e soprattutto loro stessi. E che ho usato quelle.

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06 2008

10 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    A volte, purtroppo (e lo dico senza alcuna intenzione offensiva), certe donne sembrano avere una percezione distorta del loro apparire.
    Magari dipenderà anche dalla sensibilità (soggettiva) di chi guarda, ma, per esempio, capita anche spesso che quella che era una studentessa carina e interessante in sede di laurea si trasformi in una tela vivente che perde colore di pittura da tutte le parti..

  2. 2

    Eeeh, ma dopo non è che la leonessa ti sbrana?

  3. 3

    Ottimo motivo per cui diventare un autore famoso può essere anche una grande seccatura. Io sono una donna secondo lei poco fotogenica, secondo gli altri molto – quindi sono anche una donna con una percezione di sé molto diversa da quella che hanno gli altri; credo opterei per una foto delle macchinette, quelle per la patente in cui si appare sempre sullo stile ricercato-offresi-taglia. Meglio della versione leonessa, credo, no?

  4. koshka #
    4

    Sulle foto non ho problemi… dovesse servire un giorno….

  5. 5

    …bah…a me è il Gambia che mi perplime…poi, che una/o che ci scrive un saggio faccia pure il leone, lo trovo del tutto naturale, per dire

  6. Catriona Potts #
    6

    @ Dottor C. Purtroppo (e lo dico senza alcuna intenzione offensiva), a fare questi tira-e-molla sono spesso gli uomini ;-)
    @ Andrew Non ci crederai, ma torna la donna più pacata e semplice del mondo…
    @ odiamore Meglio una in cui ti a) senti te stessa e b) non spaventi il lettore. La foto sulla mia patente è coperta da segreto di Stato, per dire :-)
    @ koshka Debitamente preso nota
    @ El Secretario Ma sai che non ci avevo pensato? :-D

  7. 7

    Touché.
    (Meno male che non sono scrittore..)

  8. Catriona Potts #
    8

    @ Dottor C. :-)

  9. 9

    La cosa più bella delle foto degli autori sui libri, sono le reazioni degli amici/parenti dell’autore. La prima volta che han stampato la mia, mi son sentita dire:
    - Bella foto. Ma l’hai fatta qualche anno fa, vero?
    - Come sei rimasta bene; hai la faccia da brava ragazza!
    - Certo che oggi i fotografi fanno miracoli…

    Io odio farmi fotografare in generale; sugli ultimi libri non c’è nessuna mia foto (mi han fregato solo per i primi 3). Tanto mica scrivo con la faccia no? ;-D

  10. Catriona Potts #
    10

    @ Mitì Parole sante. Ma sembra che, mettendoci “la faccia”, il libro possa addirittura avere qualche chance in più di successo (Però siamo nel campo delle leggi di marketing, che valgono oggi sì e domani no)



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