La sindrome della pagina nera

Poveri inglesi: un quarto di loro non legge e anche quelli che leggono sono in grave difficoltà. Come racconta Stuart Jeffries sul Guardian molti non riescono a finire i libri, perché ne comprano troppi. E’ il reader’s block, conseguenza diretta della mancanza di un (adeguato) writer’s block. Capisco che la situazione sia davvero tragica, quindi, se anche voi siete affetti da questa terribile “sindrome della pagina nera”, ecco qui, in sintesi, i consigli di Jeffries:

  1. Siccome leggi per piacere, sei autorizzato a mollare un libro noioso.
  2. Va bene chiedere agli amici cosa leggere, ma, vivaddio, la vita è troppo breve per finire intrappolati in uno di quei gruppi di lettura formati da “bulli intellettuali”.
  3. Varia la tua “dieta di lettura”. Dopo aver banchettato a Philip Pullman, pulisciti la bocca con un sorbetto à la Novella 2000.
  4. Se hai una vita frenetica, quindi hai poco tempo per leggere, non iniziare mattoni tipo Guerra e pace. Una silloge di poesie è meglio.
  5. Leggi a voce alta. E’ un modo fantastico per coinvolgere gli altri.
  6. Usa gli audiolibri.

Eh, lo so è dura. Per fortuna, noi italiani siamo messi meglio: siccome il 40 % di noi non legge neanche un libro all’anno, l’incidenza di questa sindrome sulla popolazione è tollerabile. Per gli altri, poi, magari c’è già stato un certo Pennac che ha detto qualcosa al riguardo. Ma si sa, chiedere a un inglese di riconoscere l’esistenza di un francese è un’impresa davvero improba. Più che finire Guerra e pace senza annoiarsi.

Tags: ,

28

07 2008

10 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Io seguo già i primi quattro punti e sono comunque un caso patologico…

  2. 2

    mah, da lettore forte patentato (ho un certificato rilasciatomi da Vanni Scheiwiller :D ) devo dire che non ho percezione di tale patologia. bensì conosco bene la “sindrome da comodino soccombente” (detta anche “di Massimo Troisi”), quella cioè per cui uno compra libri ad una velocità maggiore a quella con cui li legge, provocando così un inevitabile aumento della (delle) pile di libri da leggere in suo possesso. (uno dei sintomi della sindrome in questione è l’acquisto di libri di cui si scopre poi di avere già una copia.)

  3. 3

    “Amare vuol dire in ultima analisi far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l’invisibile cittadina dei nostri sogni. Noi siamo abitati da libri e da amici.”…scriveva il francese!

  4. Fabio Montale #
    4

    che dire? Per ogni libro che leggo (un centinaio l’anno) ne compro almeno tre. Significa che dovrò reincarnarmi almeno 2 volte per finire tutto e visto che non credo nella reincarnazione, sostengo di comprarli per quando sarò vecchio e la pensione mi basterà (forse) solo per sfamarmi. Intanto, da qualche giorno ho iniziato Guerra e pace e sono determinato a finirlo :)

  5. Catriona Potts #
    5

    @ Sergej :-D
    @ paolo beneforti Ti lascio immaginare di quanto aumenti il numero dei libri presenti in casa allorché anche soltanto un membro della famiglia lavori in una CE :-)
    @ lineadinchiostro Sempre sia lodato il francese!
    @ Fabio Montale Eh, anche se io andassi in pensione oggi (con una lunga e serena vecchiaia davanti), credo che non ce le farei comunque, a smaltire l’arretrato…

  6. 6

    Mi dovrei sentire un verme, pago per ottenere piacere. Ma alla fine, trattandosi di soldi che uno investe per la cultura (così mi dico in continuazione) i miei sensi di colpa si accendono e si spengono come le lampadine sull’albero di natale.
    Per quel che riguarda i punti della lista, direi che a parte leggere a voce alta (alle 7 di mattina rischierei il linciaggio) per gli altri ci siamo.
    Per ovviare poi alla sindrome del comodino soccombente di cui parlava Paolo, ho deciso di costruire il comodino con i libri per togliermi il pensiero.
    Louie

  7. Fabio Montale #
    7

    @Catriona: ho fatto tanto per trovare una scusa che placasse i miei sensi di colpa e tu me la smonti così? Hai tenuto conto degli enormi progressi della medicina e del notevole allungamento della vita che ne conseguirebbe?

  8. .mau. #
    8

    fanciulla, non sono d’accordo sul punto 4 (e 5 e 6, ma quelli sono gusti personali). Sarà che io tendo a leggere N libri contemporaneamente, quindi i libroni stanno tranquilli e beati e al limite si leggono in un anno.
    “Niente tomi siamo inglesi?”

  9. Catriona Potts #
    9

    @ Fabio Montale :-D
    @ .mau. Per lamentele, rivolgersi ai suddetti inglesi. Io sono soltanto la messaggera :-)

  10. 10

    Io sono alla pagina 20 di Valis (P.K. Dick) dal 1994 …. Compro cosi’ tanto piu’ di quanto riesco a leggere che per non far sghignazzare il libraio ho cominciato a ordinare via web.
    Beh? mica faccio male a nessuno.

    Visco



Additional comments powered by BackType