Mestiere

Si può insegnare questo mestiere?
Ovvio che sì: è un mestiere.
Talvolta però mi sembra di no.
Lo so, è un’affermazione che suona subito un po’ superba e altezzosa, e che sembra discendere in linea diretta da quella superbia e da quella altezzosità tutte “intellettuali” che, secondo il pensiero comune, caratterizzano (quasi tutti) quelli che lavorano in una CE.
Ma è l’esatto contrario.
Alla fine, dopo aver studiato, elaborato, assimilato; dopo aver letto il leggibile ed esserti sentito in colpa per non aver letto il resto; dopo aver sognato prima e lottato poi, ti rendi conto che l’unico modo per affrontare questo mestiere apparentemente così intellettuale ed etereo è un assoluto pragmatismo.
Perché il libro è innanzitutto una cosa. Un oggetto. E va costruito, fatto, pezzo per pezzo.
E, se non sei pragmatico, concreto, pronto a “sporcarti le mani”, non soltanto ti sarà impossibile farlo bene, ma non ne ricaverai neppure la minima soddisfazione.

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09 2008

6 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Il fatto è che tutti mettono al centro il mestiere, in realtà conta la persona. Ci sono persone che sono in grado di imparare tanti mestieri e farli bene, ci sono persone che possono fare meravigliosamente un solo mestiere. Ci son quelle che, anche se si impegnano, ma soprattutto se non si impegnano, difficilmente ne impareranno mai uno.
    Sul pragmatismo, come non concordare con te, non conoscerei altro modo per lavorare.

  2. 2

    Come ti è solito, hai reso. Hai reso splendidamente, Catriona.

    :) C’è un pensiero, di Schopenhauer, che ho imparato ad amare attraverso i diari di Einstein e in seguito fatto mio, come la scuola di tolleranza di cui avevo bisogno: <>.

    Puoi insegnare tutto sul serio, con davanti qualcuno che voglia imparare. Tu ce l’hai? :)
    La fortuna serve sempre!, la pazienza non basta.

  3. 3

    Come ti è solito, hai reso. Hai reso splendidamente, Catriona.

    :) C’è un pensiero, di Schopenhauer, che ho imparato ad amare attraverso i diari di Einstein e in seguito fatto mio, come la scuola di tolleranza di cui avevo bisogno: “E’ certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole”.

    Puoi insegnare tutto sul serio, con davanti qualcuno che voglia imparare. Tu ce l’hai? :)
    La fortuna serve sempre!, la pazienza non basta.

  4. 4

    e così la frase “siamo uomini o caporali?” diventò “siamo tipografi o editor?” :P

  5. 5

    ne aveva parlato, della questione dell’insegnabilità, un tizio dalle spalle larghe, anche se lui si riferiva alla virtù più che al mestiere, diceva che no, proprio no, al massimo te la puoi ricordare la virtù.

    non ho capito invece bene quale sia la tua risposta alla tua domanda, ché il pragmatismo fa sembrare che sia un sì, ma il prima che no.

  6. Catriona Potts #
    6

    @ Elena Hai ragione da vendere. E’ che talvolta mi sento così superba e giudicante nel dire a qualcuno: “Questo non è un mestiere adatto a te.”…
    @ Valentina Grazie per l’esagerato complimento. Basta la voglia? Non so. Ci vuole la fortuna? Sì, anche se magari ne basta poca. Sono certa soltanto di una cosa: soprattutto, come sempre, ci vuole chiarezza. Una chiarezza che magari si conquista facendo e provando, ma che deve essere conquistata.
    @ paolo beneforti :-D Con tutto il rispetto per i tipografi, ovvio.
    @ francesco Eh, la risposta definitiva alla mia domanda io non ce l’ho. Mi dico di sì, per non essere arrogante, ma poi, nella realtà, mi schianto contro certi muri…



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