Overdose
E’ che le storie ti consumano. Perché non riesci a leggerle senza usare una parte di te, fosse pure una manciata di pensieri distratti. Perché spostano qualcosa nella tua testa, come quei giochi a blocchetti mobili che, a un certo punto, ti viene l’impulso di smontare brutalmente. Perché anche le peggiori – anche quelle che hai buttato via a pagina 12 – hanno frantumato una scheggia di immaginazione non soltanto nell’autore, ma pure in chi le ha lette, lasciandosi dietro un pulviscolo che è impossibile spazzar via del tutto. Non importa se alla fine le confondi o le dimentichi. La sensazione che qualcosa sia andato perduto per sempre non te la scrolli di dosso.
Scusate: effetti nefasti dell’overdose di manoscritti di questi giorni.
serve aiuto? ^^
A me invece arricchiscono; anche le più brutte e peggiori, mi danno materiale per aneddotare al bar con gli amici…
Dove mando il cv?
anche l’uso di “E’” invece di “È” è dovuto all’overdose di manoscritti? (scherzo, scherzo )
@ paolo beneforti No, grazie. Abbiamo sedato Mrs Potts e adesso dorme tranquilla.
@ Spettatore di provincia “Aneddotare” te lo rubo. Il CV? Ma alla CE, ovvio!
@ J_B Guarda, non mi ci far pensare. Ogni volta che lo vedo mi arrabbio. Ma poi mi impigrisco e non lo correggo…
“E’”? Da una che lavora in casa editrice non me lo sarei mai aspettato! Vergogna!
ammettilo che è un bieco tentativo di far rientrare il tuo fra i lavori usuranti!
io lo chiamo “bolo di libri”.
e da frequentatrice di case editrici, direi che se non è un periodo da indegestione questo, allora nessun’altro…
@ Denise Uff, vuoi proprio farmi sentire in colpa, eh?
@ Rumenta Dai, un po’ usurante lo è…
@ clumsy Burp!