Con parole tue
Con la scuola non c’entro più da molto tempo (benché anche lì sia stata spesso a un “secondo piano”. Vedi un po’ il destino).
Mi occupo di parole. Della loro chiarezza, del loro essere adatte al contesto in cui appaiono e soprattutto del loro significato.
Perciò, se leggo un testo, mi chiedo anzitutto: “Cosa vuol dire?”
Vediamo:
Nell’ambito degli obiettivi di contenimento di cui all’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.
E interpreto così:
“In seguito a una legge che parla di tagli del 17 per cento del personale della scuola, ogni classe elementare sarà affidata a un unico insegnante, che assicurerà 24 ore settimanali. Il resto sarà gestito dalla singola scuola.”
E sintetizzo:
Meno soldi, meno insegnanti, meno tempo. A meno che non abbiate i soldi.
C’è qualcosa di difendibile in questo?
Non credo.
N.d.R. Lo so, la sto facendo semplice, parziale, affrettata e banale. Perdonatemi: è soltanto un piccolo sfogo.
infatti, come dicevo ieri, la lettura del testo della legge è iluminante: parole secche, asciutte e stringate, senza alcun tentativo di motivare. due paginette di decreto che in pratica è un allegato della Finanziaria di agosto.
Ottima analisi, Catriona, concordo.
E aggiungo solo una cosa:
mio nipote ha 10 anni, genitori berlusconiani (ognuno ha le sue fortune) e a furia di sentire “maestro unico, maestro unico” ha detto solo: “Zia, meno male che io ne ho avuti due. Quando il maestro deve fare le lezioni di … per sostituire la maestra, non è mica tanto bravo. E quando la maestra fa quelle di … per sostituire il maestro, non è che va poi tanto meglio. Come facevo se ne avevo uno solo?”.
Per me l’hai fatta solo chiara.
uhm…davvero un ottimo affare !
@ paolo beneforti Hai proprio ragione. Ma chi la legge la legge?
@ Denise Grazie, troppo buona.
@ sancla Grazie.
@ El Secretario Davvero!
Mi sembra invece che questa volta la legge l’abbiano letta in molti.
Forse questo è un buon segno
@ morgaine In molti, però mai “in abbastanza” . Comunque sì, è un buon segno.