Nothing more than feelings

Talvolta ho la sensazione che La cognizione del dolore, La luna e i falò e Il grande Gatsby che tengo nel mio ufficio mi guardino con un’aria a metà tra l’offesa e la compassione.

Talvolta mi viene voglia di prendere in mano un libro “sfortunato” e chiedergli: “Si può sapere perché non hai venduto una cippa? E’ colpa mia o è colpa tua? Parliamone, dai. Pacatamente. Serenamente.”

Talvolta vedo un libro che mi piaceva ma che è stato pubblicato da qualcun altro e mi viene da dire alla prima persona che passa: “Compra quello. Vuol dire che la prossima volta, per ringraziarmi, ne comprerai due dei miei.”

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10 2008

5 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Ricordo la primissima lettura che feci iniziando le mie prime collaborazioni. Lettura, scheda positiva, enorme successo. Mi dissi: “Ma che meraviglia! Saranno tutti così?”. Non è più successo. Ho smesso di fare la lettrice, per fortuna: da collaboratrice esterna è un lavoro a dir poco sottopagato.

  2. 2

    “Talvolta vi viene voglia di prendere il mano…” BEEP! :D

  3. Catriona Potts #
    3

    @ Denise Oh, yes! :-)
    @ paolo beneforti Cosa farei senza di lei… :-)

  4. 4

    Ma sì, ma che conta la casa editrice? Conta una storia meravigliosa. C’è una persona che conosco che acquista soltanto libri di Fazi editore, ma perché? O_o

  5. Catriona Potts #
    5

    @ il matto Interessante… Perché non glielo chiedi? :-)



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