Nothing more than feelings
Talvolta ho la sensazione che La cognizione del dolore, La luna e i falò e Il grande Gatsby che tengo nel mio ufficio mi guardino con un’aria a metà tra l’offesa e la compassione.
Talvolta mi viene voglia di prendere in mano un libro “sfortunato” e chiedergli: “Si può sapere perché non hai venduto una cippa? E’ colpa mia o è colpa tua? Parliamone, dai. Pacatamente. Serenamente.”
Talvolta vedo un libro che mi piaceva ma che è stato pubblicato da qualcun altro e mi viene da dire alla prima persona che passa: “Compra quello. Vuol dire che la prossima volta, per ringraziarmi, ne comprerai due dei miei.”
Ricordo la primissima lettura che feci iniziando le mie prime collaborazioni. Lettura, scheda positiva, enorme successo. Mi dissi: “Ma che meraviglia! Saranno tutti così?”. Non è più successo. Ho smesso di fare la lettrice, per fortuna: da collaboratrice esterna è un lavoro a dir poco sottopagato.
“Talvolta vi viene voglia di prendere il mano…” BEEP!
@ Denise Oh, yes!
@ paolo beneforti Cosa farei senza di lei…
Ma sì, ma che conta la casa editrice? Conta una storia meravigliosa. C’è una persona che conosco che acquista soltanto libri di Fazi editore, ma perché? O_o
@ il matto Interessante… Perché non glielo chiedi?