Notes to myself

Se ti ricapitasse di passare quattordici ore filate in compagnia di un autore (e del suo testo) – e ti ricapiterà, oh, se ti ricapiterà – ricordati che:
1) Puoi anche correggere a tappeto, ma ci sono certe orribili fissazioni stilistiche che non devi neppure sfiorare con la freccetta del mouse e men che meno pensare di cambiare. Fattene una ragione.
2) Il senso dell’ironia è molto soggettivo. Nel caso di molti autori, poi, è anche molto basso. Trattieniti.
3) Devi essere in grado di cogliere tutti i suoi riferimenti, da Genis-Vell a Levinas, da Croce a Rubicondi. Pena: una faticosissima risalita sulla montagna della sua stima nei tuoi confronti.
4) Qualsiasi modifica necessaria tu proponga, riceverai, in successione, le seguenti risposte:
a) No.
b) Non mi convince.
c) Non mi piace.
d) Ci avevo già pensato.
Il tuo compito è far passare l’autore dalla risposta a) alla risposta d) nel minor tempo possibile. Allenati.

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11 2008

7 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    quasi quasi da grande faccio l’editor. ora sento la mia amica chiara belliti come si fa. ^^

  2. J_B #
    2

    Capita mai un autore che sia felice del fatto che qualcuno abbia dei suggerimenti costruttivi su quello che ha scritto?

  3. 3

    In molti, in troppi, sono eccessivamente pieni di sé.
    Ciò che li ottunde, oltre a renderli eufemisticamente antipatici.
    Non che l’editor abbia sempre ragione, ma l’umiltà da parte di entrambi penso sia fondamentale per capirsi e soprattutto agevolare il lavoro.

  4. 4

    Io non capisco questa cristallizzaziione degli autori. Come però tante volte non capisco gli editor che propongono modifiche del tipo: finali a sorpresa diversi, storie d’amore che prima non c’erano. Una via di mezzo, eccheccavolo!

  5. 5

    Sono l’unico ad aver pensato che -se vero- il riferimento a Genis e non a Mar temo riveli la giovane età dell’autore? ;-)

    nda

  6. 6

    aggiungo:
    se ti fai sfuggire un riferimento a Croce, ma riesci maieuticamente a ricostruirgli nella memoria il Carosello dell’Amaro Cora (che lui aveva parzialmente – e giustamente, del resto – rimosso), riguadagnerai parecchi campi base nella sua stima.
    e ad ogni modo questo vale, ahimè, anche per i traduttori. certi traduttori, almeno.

  7. Catriona Potts #
    7

    @ paolo beneforti Bravo, chiedi a dei veri professionisti :-)
    @ J_B Ma certo, capita spesso. Talvolta però non è semplice far passare i suggerimenti.
    @ Spettatore di provincia Infatti io ho esagerato un po’, per amor di divertimento. Mi lasci dire una banalità? Più sono bravi e meno resistenza fanno. Certo, bisogna conquistarsi un po’ di fiducia…
    @ il matto L’equilibrio è fondamentale. E l’errore – seppure in buona fede – è sempre in agguato. Però l’editor ha dalla sua parte una (discreta) assenza di coinvolgimento emotivo e un occhio spesso meno benevolo di quello che ha l’autore nei confronti della sua creatura. Ma se l’autore non vuole, be’, non vuole e basta.
    @ Nicola D’Agostino In realtà, quei riferimenti vanno applicati a più autori… ;-)
    @ farouchegrande :-D



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