Notes to myself
Se ti ricapitasse di passare quattordici ore filate in compagnia di un autore (e del suo testo) – e ti ricapiterà, oh, se ti ricapiterà – ricordati che:
1) Puoi anche correggere a tappeto, ma ci sono certe orribili fissazioni stilistiche che non devi neppure sfiorare con la freccetta del mouse e men che meno pensare di cambiare. Fattene una ragione.
2) Il senso dell’ironia è molto soggettivo. Nel caso di molti autori, poi, è anche molto basso. Trattieniti.
3) Devi essere in grado di cogliere tutti i suoi riferimenti, da Genis-Vell a Levinas, da Croce a Rubicondi. Pena: una faticosissima risalita sulla montagna della sua stima nei tuoi confronti.
4) Qualsiasi modifica necessaria tu proponga, riceverai, in successione, le seguenti risposte:
a) No.
b) Non mi convince.
c) Non mi piace.
d) Ci avevo già pensato.
Il tuo compito è far passare l’autore dalla risposta a) alla risposta d) nel minor tempo possibile. Allenati.
quasi quasi da grande faccio l’editor. ora sento la mia amica chiara belliti come si fa. ^^
Capita mai un autore che sia felice del fatto che qualcuno abbia dei suggerimenti costruttivi su quello che ha scritto?
In molti, in troppi, sono eccessivamente pieni di sé.
Ciò che li ottunde, oltre a renderli eufemisticamente antipatici.
Non che l’editor abbia sempre ragione, ma l’umiltà da parte di entrambi penso sia fondamentale per capirsi e soprattutto agevolare il lavoro.
Io non capisco questa cristallizzaziione degli autori. Come però tante volte non capisco gli editor che propongono modifiche del tipo: finali a sorpresa diversi, storie d’amore che prima non c’erano. Una via di mezzo, eccheccavolo!
Sono l’unico ad aver pensato che -se vero- il riferimento a Genis e non a Mar temo riveli la giovane età dell’autore?
nda
aggiungo:
se ti fai sfuggire un riferimento a Croce, ma riesci maieuticamente a ricostruirgli nella memoria il Carosello dell’Amaro Cora (che lui aveva parzialmente – e giustamente, del resto – rimosso), riguadagnerai parecchi campi base nella sua stima.
e ad ogni modo questo vale, ahimè, anche per i traduttori. certi traduttori, almeno.
@ paolo beneforti Bravo, chiedi a dei veri professionisti
@ J_B Ma certo, capita spesso. Talvolta però non è semplice far passare i suggerimenti.
@ Spettatore di provincia Infatti io ho esagerato un po’, per amor di divertimento. Mi lasci dire una banalità? Più sono bravi e meno resistenza fanno. Certo, bisogna conquistarsi un po’ di fiducia…
@ il matto L’equilibrio è fondamentale. E l’errore – seppure in buona fede – è sempre in agguato. Però l’editor ha dalla sua parte una (discreta) assenza di coinvolgimento emotivo e un occhio spesso meno benevolo di quello che ha l’autore nei confronti della sua creatura. Ma se l’autore non vuole, be’, non vuole e basta.
@ Nicola D’Agostino In realtà, quei riferimenti vanno applicati a più autori…
@ farouchegrande