La domanda
Catriona: “Grazie, sono lusingata che tu lo abbia pensato. Ma lo escludo.”
Autore: “E perché mai?”
Catriona: “In primo luogo, non ho idee.”
Autore: “Ma come, con tutto quello che leggi?”
Catriona: “Appunto. Troppe vicende, troppi personaggi, troppi stimoli… E poi, non ho la voce.”
Autore: “Cioè?”
Catriona: “Anni e anni a sistemare, raddrizzare, correggere. Ogni volta diventi quell’autore, quello stile o almeno ci provi. Cambi, ti adatti, non hai il diritto di essere te stessa. O, meglio, rimani te stessa, ma non sei mai in primo piano, non parli mai con la tua voce.”
Autore: “Però sai quello che vende, potresti…”
Catriona: “No, non lo so. Magari lo sapessi. In realtà, non lo sa nessuno. E il fatto di ‘vendere’ è un altro ostacolo. Anche qui, anni e anni di pitch hanno lasciato il segno. Anzi ne hanno lasciati parecchi e assai confusi.”
Autore: “Ma non ti viene mai voglia?”
Catriona: “Mah, ogni tanto. Poi passa. Magari, quando mi sarò disintossicata da questo lavoro…”
L’autore ridacchia. So che non me l’ha chiesto soltanto per farmi un complimento, che era (abbastanza) sincero. Tuttavia la mia risposta alla domanda: “Ma perché non scrivi tu un romanzo?” è sempre stata e sempre sarà questa.
Apprezzo la sincerità dell’affermazione “Magari lo sapessi. Non lo sa nessuno (cosa fa vendere)”.
Uffaaaa, poteva essere una buona occasione per “stanarti”, finalmente!
p.s. bellissime le foto di mont sant-michel su flickr!
Però è bello cullarsi nella voglia, nelle idee, nelle strane e minute pieghe di un “io l’avrei scritto così …” oppure solo di una storia stupenda, che magari non venderebbe una copia, ma che ti riempie il respiro di qualcosa che non sai nemmeno spiegare.
A volte, a me, basta quello (visto che il realismo mi fa ben comprendere che oltre a questo non avrò molto altro … eheh)
Se ci dovessi ripensare, mi propongo come editor
.
Per la serie: chi ha il pane (editore) non ha i denti.
@ Smeerch Chi dice il contrario o è uno stupido o è un illuso. Oppure lo dice mentre fa entrare la sua Rolls-Royce nel garage di una magione di 150 stanze, e allora è un genio.
Grazie, ma il merito va al luogo.
@ svaroschi
@ savohead Vero.
@ Spettatore di provincia Credo che sarei l’autrice più spacc… ehm esigente della storia.
@ il matto Eh, non hai tutti i torti.