Rettili

Il refuso è molesto. È un rettile (Lacerta paginae) che striscia sulla carta e morde a casaccio le lettere, rovinandole. Certe volte (copertina, documenti ufficiali, lettere di presentazione, curriculum…), il suo morso è particolarmente fastidioso e richiede cure immediate, spesso dolorose. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, non bisogna dargli troppa importanza, perché il senso del testo rimane comprensibile. È un apostrofo rosso messo tra le parole un’altro. Sbagliato, sì. Brutto, sì. Ma ci impedisce di capire cosa si sta dicendo? No.
Com’è nella natura della natura, inoltre, esistono anche i predatori di refusi, i correttori di bozze. Che ogni tanto si lasciano sfuggire la preda. E non soltanto perché i libri si fanno in tempi più stretti rispetto al passato, ma perché è naturale che qualcosa sfugga, anche al loro occhio allenato. Non è possibile mantenere lo stesso livello di attenzione per tre-quattrocento pagine o anche più. Lo sanno tutti quelli che hanno davvero a che fare con i testi, che li lavorano (dall’autore all’editor, dal traduttore al correttore). È facile sostenere: “Io vedo tutti i refusi.” Messi alla prova, questi millantatori sono ben presto costretti a rifugiarsi nelle loro tane, a leccarsi in silenzio le ferite.
Non mi indigno per un refuso. Mi secco, cerco di evitarlo. Ma devo ancora trovare un libro uscito indenne dall’attacco di una Lacerta paginae.
Mi indigno invece per un altro rettile, la Vipera absurdi, che avvelena la comprensione. Che, per esempio, mi costringe a rileggere un intero capitolo di un romanzo perché i tempi verbali sono messi così a casaccio da impedirmi di capire la corretta successione degli eventi. O che mi mette davanti frasi di questo tipo: “L’aria astiosa del suo viso si contrasse, agonizzata”.
E qui non c’è siero che mi salvi dallo sconforto.

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04

12 2008

6 Commenti Commenta ↓

  1. koshka #
    1

    I tuoi post – alle volte – sono come una cura omeopatica grazie alla quale riesco a sentirmi meno peggio di altri.

  2. 2

    A proposito dell’irritante un (apostrofo) altro (scusa ma non riesco a scriverlo), ce ne sono un paio nel penultimo libro di De Carlo. Comunque è vero, il refuso scoccia, ma fino a un certo punto. La Vipera ti invoglia a chiudere il libro, per sempre. Cosa che hai fatto anche tu dopo quella frase, vero?

  3. 3

    Adesso capisco perché la mia ex ragazza a volte mi disegnava con le penne in mano brandite a mo’ di bombolette di pesticida o di stellette ninja.

  4. 4

    I rettili veri non sono così pericolosi :)

  5. Catriona Potts #
    5

    @ koshka Ecco, omeopata non me l’aveva mai detto nessuno :-)
    @ il matto Eh, già. No, era una lettura “di lavoro” quindi sono stata costretta ad andare avanti…
    @ Spettatore di provincia :-)
    @ erpetofilo :-D

  6. 6

    Si infatti mica sono così pericolosi ;-) Ciao



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