Mrs Hyde e la dottoressa Jekyll
Si comincia sempre in punta di piedi: ci si guarda intorno, si spolvera qualche virgola, si dà giusto una sistemata a un verbo, si accetta quella metafora un po’ stridente (giustificazione per stranieri: “E’ così in originale”; giustificazione per italiani: “E’ il suo stile.”) Insomma si cerca di non sovrapporsi a un lavoro che, non c’è dubbio, è costato tempo e fatica.
E talvolta ci si muove così, leggeri e grati, fino in fondo.
Altre volte no.
In tal caso, la trasformazione inizia intorno a pagina 20, quando ormai il ritmo, lo stile, la forma sono stabiliti. Un piede comincia a battere, nervoso. Dalla bocca escono sbuffi poco rassicuranti. Gli occhi si sgranano. Le mani non stanno più ferme. Poi scende il silenzio, rotto da un ticchettio tanto inclemente quanto incessante: il punto di non ritorno.
E’ così che divento Mrs. Hyde: ingobbita, frenetica, rabbiosa. Ma solo esternamente, badate. Per fortuna, moltissimi autori e/o traduttori capiscono che, dentro, sono e rimango la dottoressa Jekyll, animata soltanto dal puro amore per il testo.
Alcuni lo capiscono soltanto dopo. Altri non lo capiscono affatto.
A me va bene tutto.
Temo soltanto che gli effetti della pozione, prima o poi, diventino irreversibili.
Secondo voi, si può schiattare per un congiuntivo sbagliato?
Sì.
Certo. E anche per MOLTO meno. Anzi, di solito prima di ammazzarsi si prova a far fuori qualcuno. Attenta a quella virgola!
io ho perso più di un amico così…
l’irreversibilità della metamorfosi sarebbe, in questo caso, oltremodo auspicabile.
No. ma si può facilmente trasformarsi in serial killer.
p.s. Domanda: ma saper scrivere in un italiano corretto (o almeno accettabile) non dovrebbe essere una condizione sine qua non per fare lo scrittore? Se non importa saper scrivere allora divento scrittore anch’io
Mah, per un solo congiuntivo sbagliato direi di no. É l’essere esposti a piccole dosi in maniera costante che uccide!
Elabori da sola le implicazioni?
No, suppongo che nessuno è mai morto per un congiuntivo sbagliato.
Catriona? Catriona? Ti senti bene?
Lo so che sto per fare una porcata, ma ti può prendere uno stato di frustrazione, quando la persona di cui dovresti seguire le direttive ti scrive: “Va bene la tabella? sembra che mancano dei dati”.
No, il registro colloquiale NON può essere una giustificazione.
Per me in una revisione il caso più difficile è quando non si azzecca il registro: alla lettera la traduzione è giusta, ma come far capire che così il testo suona ridicolo e perde il suo senso originale?
il mio capo – uno che di grammatica e letteratura dovrebbe intendersene – mi ha scritto una mail qualche giorno fa.
Iniziava così:
“Scusa CHE non ho risposto prima alla mail”.
Mi sono dovuta trattenere, ma avrei voluto rispondergli
“Scusi CHE la correggo…”
Sun