Succede
Succede di pubblicare libri che non si amano…
Fermi tutti.
Ricomincio.
Mi succede di pubblicare libri che non amo. Non ho detto “brutti” (anche se talvolta… vabbè); ho detto semplicemente che non li amo. Le prime volte ho masticato amaro, ma poi, col tempo, ho imparato che questa è una cosa molto salutare. In questo mestiere, è troppo facile scivolare nell’autocompiacimento o seguire le mode o assecondare i propri gusti.
Però mai e poi mai, di un libro che non ho amato e che poi magari ha venduto un quadriliardo di copie, ho detto oppure dirò: “Ci ho creduto fin dall’inizio”.
Invece c’è qualcuno che lo dice.
E rovina tutto.
P.S. Lo so, sono criptica. Sto facendo uso pubblico del pensiero privato. Go ahead. Sue me.
la politica rispecchia la società.
Quel qualcuno è finto e io starei alla larga se fossi in te.