La parte più difficile

“Ho pubblicato un libro”, affermano. Ma allora “perché il mio libro non è nelle librerie, nei supermercati?” Mi aspettavo che succedesse. Che i vari siti “fai da te” – e uno in particolare – dessero origine a simili proteste. Non voglio pensare che non fosse chiaro fin dall’inizio. Forse semplicemente non hanno capito. E adesso alcuni si rivolgono alle CE come se fossero lo sbocco naturale del loro percorso, come se disporre di quel fascicolo rilegato fosse la parte più difficile, ormai superata.
Ovviamente spiego che quella non è affatto la parte più difficile. Parlo di scelte editoriali, di distribuzione. Ma è sempre triste vedere fino a che punto ci si può illudere. E quanto sia facile illudere.

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02

03 2009

8 Commenti Commenta ↓

  1. 1
  2. 2

    Tremo all’idea di quello che potrebbe attendermi… sto cercando di valutare l’idea di sottoporre all’attenzione di qualcuno il mio primo romanzo. Ma è una bella sfida, anche per saggiare, come dici tu, fino che punto sono capace d’illudermi e a farmi illudere.
    So solo che scrivere mi fa stare bene come nessun’altra cosa. Per ora mi basta.

  3. 3

    Credo che un romanzo possa vagare nell’universo sconfinato di una casa editrice all’infinito prima di essere almeno sfiorato. Per non parlare del fatto che un libro per avere una certa distribuzione, una certa pubblicità, deve possedere un carisma non indifferente.

  4. 4

    bè, quando si trovano in giro siti di tutto rispetto che declamano “Se l’hai scritto, devi stamparlo” (la morte dell’editoria, ecco cos’è, secondo me), è facile che la gente si faccia delle strane idee.
    Sun

  5. Catriona Potts #
    5

    @ Mitì :-D
    @ Olga Smorzakandelovna Aspettati critiche, perplessità e magari rifiuti. Ma continua a scrivere. Essere pubblicati non è così importante.
    @ franchino8 Eh, se il carisma fosse un dato oggettivo… ;-)
    @ sunofyork Io, da illusa, speravo che la gente *capisse* la differenza…

  6. Alberto #
    6

    Ciao Ms. Potts,
    spero che i miei romanzi ti siano capitati tra le mani perchè sei troppo simpatica. Sicuramente ci avresti trovato di che sorridere (forse di compatimento). Se il Secondo Piano è sito nell’Olimpo delle case editrici allora qualche possibilità che siano transitati per la tua (affollatissima, direi) scrivania c’è. Altrimenti no. Sai, sono un po’ snob. Tendo a considerare CE solo quelle di cui possiedo libri sull’ultimo scaffale della mia libreria: “libri da rileggere ogni 5 anni”. Quindi niente fai da te!
    Buona giornata,

    A

  7. Catriona Potts #
    7

    @ Alberto Oddio, c’è un Olimpo delle CE e nessuno me lo ha detto? E, ammesso che ci sia, io che dea sarei? Mah, forse mi accontenterei di essere Estia… ;-)


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