Rogna

La rogna di questo mestiere non finisci mai di grattartela.
Va bene, lo dico in modo più elegante: chi fa questo lavoro non stacca mai.
Se sei un creativo (l’autore), te la sei cercata e ci sguazzi anche un po’. E’ una tua prerogativa.
Ma se sei un artigiano – il sarto e non lo stilista, l’operaio e non il designer – ogni tanto vorresti pure dimenticare stoffe e bulloni. Invece non ce la fai.
Sei sempre lì ad annusare, a cercare, a farti domande, a inquisire. “Interessante questo articolo… se ne potrebbe fare un libro?” “Però, adesso che ci penso, di recente nessuno ha scritto qualcosa su…” “E se gli chiedessi di tagliare tutta la parte ambientata in campagna? Già, però, come lo tiri fuori il personaggio di lei, allora?” “Ehi, tu, ragazzo, si può sapere perché hai passato ai raggi X uno dei miei libri e poi l’hai rimesso giù, senza comprarlo?”
Per di più, ovviamente, ti ritrovi a leggere in continuazione, soprattutto di sera, di notte e nei fine settimana, perché di giorno c’è altro da fare.
No, non mi sto lamentando.
Ma tutto ’sto grattare qualche segno lo lascia.
Tipo sentirti in colpa se, nel fine settimana, leggi qualcosa che non c’entra nulla con il tuo lavoro.
Tipo sbirciare il libro che sta leggendo Mr Potts e mettersi subito a contestare le scelte lessicali.
Tipo guardare il cartello appeso di fianco all’ascensore e notare soltanto gli errori grammaticali.
Uffa. Sgrat, sgrat.

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03 2009

9 Commenti Commenta ↓

  1. Marco #
    1

    Ciao,
    mai pensato di cercare un hobby manuale? Che non ti imponga cioè di dover leggere
    o riflettere. Tipo il muratore… scherzo!!!

  2. traduttrice invisibile #
    2

    :) E quando leggi letteratura straniera e trovi un idiomatismo o un falso amico tradotto letteralmente non sussulti? quando l’inglese si intravede sotto l’italiano e la lettura non rilassa, non colma l’animo…
    Ieri, domenica di relax. Dopo aver riempito la borsa di libri da 1 a 3 euro passo davanti a una vetrina con la mia metà.
    Vedo esposti i dolci locali e un cartello con un bellissimo errore di ortografia scritto a mano a grandi lettere.
    Il mio sguardo non vede le decorazioni meravigliose, il tripudio di dolci, i colori… no: è catturato all’istante dalle poche parole scritte e dall’errore. Dopo cinque secondi sbotto, lui mi abbraccia e mi dice che sono proprio matta. Il suo lavoro il sabato e la domenica è tabù, il mio ormai è parte di me.

  3. 3

    Perché il tuo, come pochi altri, è un mestiere di passione. Come fai a staccare dalla passione?

  4. 4

    … è come vedere i film con il marito regista: finisce sempre a schifìo!

  5. 5

    è vero, se il lavoro è passione non si stacca mai. al massimo ci si prende qualche pausa quando gli occhi si incrociano!

  6. 6

    @ traduttrice invisibile: ma quanto ti capisco….

  7. 7

    Mi hai messo paura.

  8. 8

    anch’io! aggiungi che non lavoro in una casa editrice… :-)

  9. Catriona Potts #
    9

    @ Marco Già, e poi penserei come farci scrivere sopra un libro… :-)
    @ traduttrice invisibile e @ Laura Be’, consola sapere che non sono sola…
    @ il matto Sì, quando sono di buon umore, anch’io la vedo così ;-)
    @ MariaAngela :-D
    @ Andrea :-)
    @ franchino8 Pensavi che avessi davvero la rogna? ;-)
    @ Manu :-)



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