Monologo

Buongiorno buongiorno, allora, vediamo un po’, quello lì l’ho già letto, di quell’altro non mi fido, questo qui ha una brutta copertina, ah, se potessi farle io, le copertine… Scusi, mi consiglia un bel libro, ma bello, eh, perché l’altra volta me ne ha consigliato uno che era meglio se lasciavo perdere, invece no, io i libri li leggo per intero, fino in fondo… Questo? Ma è bello? Perché non l’ho mica visto in classifica, mi faccia vedere… No, no, per carità, è ambientato in Africa, mai piaciuti i libri ambientati in Africa, voglio qualcosa di più normale… Quest’altro? Perlamordiddio, un altro giallo italiano! Ormai tutti gli italiani si mettono lì a scrivere gialli e la letteratura, eh, dove è finita la Letteratura con la L maiuscola, me lo spiega? Questo, dice? Ah, beh, già, me ne ha parlato un collega… D’accordo,  sì, lo prendo, sperando che vada bene perché sa, i libri non li mollo mica a metà, vado fino in fondo, io. Quant’è? Apperò,  anche i libri costicchiano, eh? Ecco, tenga, però si ricordi che mi sono fidato… Grazie, arrivederci arrivederci.

Dedicato ai librai, in apparenza assenti dalle righe di questo blog, ma in realtà sempre presenti.
E dedicato anche a quei lettori rompiscatole a cui dopotutto voglio bene perché continuano a comprare libri.

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04 2009

6 Commenti Commenta ↓

  1. r. #
    1

    I lettori sono rompiscatole per definizione.
    E’ per questo che ci piacciono.

    (Anche tu, del resto, madre di tutti i rompiscatole).

  2. 2

    Vabbè, i lettori saranno pure rompiscatole, come lo sono io quando entro in libreria. Ma gli editori? Vogliamo dire che gli editori fanno di tutto perché i lettori siano dei rompipalle? Che se gli editori la smettessero di decantare l’ultimo romanzo di Nessuno Pallino (figlio di Pinco) come il capolavoro che tutti stavamo aspettando, entrare in libreria sarebbe un po’ più facile.
    E sia detto con tutto l’apprezzamento del caso per il tuo blog…

  3. 3

    Non so se già conosci, ma la sua rubrica mi sembra decisamente in tema: http://www.fernandel2.it/rivista/index.php?option=com_content&task=view&id=191&Itemid=1

  4. 4

    Ma vuoi bene anche a quell’acquirente lì? A me sembra un pirla & basta.

  5. 5

    … e va detto che il cliente di qui sopra è ancora nella media; che poi ci sono i casi umani, le richieste impossibili, i perennemente critici, i clienti “boh!” quelli che “tanto non è per me”… e poi loro, gli eterni indecisi.
    I vampiri ti succhiano l’anima, ti sfiniscono con richieste di riassunti e recensioni, ti si avvinghiano per 3 ore di fila, ti stordiscono, ti annientano, ti raccontano la loro vita, ti fanno ribaltare tutti gli scaffali, ti condannano a ricerche bibliografiche assurde… e poi se ne vanno dicendo “ci penso”.
    Maledetti.
    Maledetti.

    Alice libraia lettrice

  6. Catriona Potts #
    6

    @ r. :-)
    @ lo scorfano Sai una cosa? E’ che spesso (per non dire sempre), ci crediamo. E poi, ovvio, anche noi dobbiamo vendere, pena la chiusura del secondo piano chiude ;-) E talvolta ci “affidiamo” a frasi, elogi, commenti che cercano di evidenziare le caratteristiche dei nostri libri. Esageriamo? Forse. Ma non credo che i lettori siano così ottusi e schiavi della pubblicità (tra l’altro, la presenza pubblicitaria delle CE è bassissima…)
    @ subliminalpop Sì, grazie, lo conoscevo. Ed è bello – nonché molto istruttivo – osservare l’altra riva del fiume :-)
    @ anfiosso Io sì. Forse il libraio un po’ meno…
    @ Alice Hai ragione da vendere. Sono quegli “inconvenienti del mestiere” paragonabili ai miei “soltanto oggi”. Non so che altro dirti se non ringraziarti della sovrumana pazienza che talvolta ti viene richiesta.



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