Un aiutino

“Quindi dovrei leggerlo anche più di una volta?”
“Sarebbe un buon inizio.”
“E poi?”
“Poi rifletti sullo stile, sui temi trattati…”
“Ma lui scrive gialli.”
“E allora?”
“Cosa c’è da riflettere? Quando hai scoperto chi è l’assassino, hai trovato il senso del libro.”
“Vallo a dire a Dürrenmatt.”
“Ah, no, io faccio letteratura inglese, mica tedesca.”
“Veramente Dürrenmatt non è… Vabbè, lasciamo perdere. E poi devi capire, per esempio, in quale contesto si è mosso l’autore, quali sono stati i suoi modelli e come li ha elaborati.”
“Ma non c’è un libro che lo spiega?”
“No.”
“E voi qui non avete niente?”
“A parte i testi originali e quelli tradotti, qualche scheda di presentazione e i contratti, direi di no.”
“E cosa c’è sui contratti?”
“Probabilmente la sua firma. Ti interessa vederla?”
“Mah…”

No, questo dialogo non è mai avvenuto. Però, quando ricevo una lettera o un’email di chi, dovendo fare una “tesina” (sempre il diminutivo) su un certo autore, si rivolge alla CE per avere “materiale”, perché “in giro ce n’è poco”, non posso fare a meno di immaginarmelo.

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06

05 2009

5 Commenti Commenta ↓

  1. J B #
    1

    Chi scrive ad una CE per avere informazioni ha già fatto un notevole passo in avanti rispetto a chi, se non trova un commento o un’analisi predigerita entro i primi 5 risultati di Google, dichiara impossibile scrivere una tesina.

  2. 2

    Certo, ci vuole un certo ottimismo a citare Durrenmatt (la umlaut è impossibile da inserire, nel commenti) parlando delle centinaia di gialli che oggi si pubblicano in Italia. Che, mediamente, ha ragione l’interlocutore: scoperto l’assassino non rimane nient’altro da scoprire (a parte il fatto che non valeva la pena di leggerlo, è ovvio)

  3. LF #
    3

    Che poi la stessa forma mentis di cui è figlia la “tesina” è una mezza disgrazia.

  4. 4

    Un’altra interpretazione della cosa, ovviamente, è che l’email in realtà vada letta come: “Cara CE, non è che potreste mandarmi gratis i libri di questo autore? O almeno con un cospicuo sconto? Sapete, sto scrivendo una tesina…”
    -
    Il che, a ben pensare, fa il paio con quelli che ti scrivono un’email per complimentarsi con te per il tuo lavoro e poi ti mandano quattro loro soggetti/sceneggiature/trattamenti.

  5. Catriona Potts #
    5

    @ J B Mi sa che c’è del vero in quello che dici…
    @ lo scorfano Truffaut diceva. “Si può fare un film su qualsiasi cosa”. E io sono convinta che si possa fare una tesi (-na) su qualsiasi cosa. Dipende da come la affronti.
    @ L F Non ho sufficienti contatti con il mondo della scuola per esserne certa… ma il sospetto ce l’ho :-)
    @ sraule Eh, sì. :-D



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