Balletto

prende-legge-posa
prende-posa-prende-legge-posa
prende-prende-prende (!)
prende-posa-prende-posa-riprende-legge-prende
ignora-torna-prende-posa
prende-legge-prende-posa
prende-legge-prende-legge-prende

Come ogni anno, aiutata da un complice che fingeva di conversare disinvoltamente con me, ho fatto la piccola vedetta libraia, spiando i lettori che circolavano intorno ai miei libri.
Come ogni anno, speravo di capire, di cogliere i significati nascosti di quel balletto, per sbagliare meno, per convincere di più.
Come ogni anno, due sole certezze.
Come fai sbagli.
E, se per caso non sbagli, non saprai mai perché.

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05 2009

3 Commenti Commenta ↓

  1. ff #
    1

    Supponiamo che mi trovi in una libreria o (hai visto mai) in una fiera libraria e che non stia cercando niente in particolare. La cosa funziona nel modo seguente. Provo il desiderio di prendere in mano una copia di ogni diverso libro esposto, per analizzarlo e capire quanto mi potrebbe interessare. Visto che la cosa non e’ ragionevole, cammino lungo i banchi e gli scaffali, tentando di leggere rapidissimamente tutti i titoli e/o i nomi degli autori, per poi soffermarmi su quelli che mi incuriosiscono (autori che conosco, autori che vorrei conoscere, autori a me non noti ma che abbiano un nome bizzarro o inusuale, autori i cui nomi mi ricordino qualcosa… Idem per quanto riguarda i titoli). Ad un certo punto desisto e comincio a selezionare i libri sulla base della copertina, utilizzando la mia personale concezione di “tipica copertina da libro che vale la pena leggere”. In genere, dopo aver selezionato alcuni libri papabili, li rimetto al loro posto per rifletterci meglio e andarli eventualmente a comprare in un secondo tempo e in altro luogo… Poi me ne dimentico e vado a comprare un paio di titoli tratti dalla lista dei miei desiderata.

  2. silviamate #
    2

    Io invece cercavo di capire chi di quelle signore fosse la nostra Mrs. Potts.

    scusasse l’ignoranza però: ho notato in fiera pochissimi titoli in lingua straniera: perché?

  3. 3

    La cosa più faticosa era convincere la gente a prendere in mano i libri e a sfogliarli. Mi dava un immenso fastidio quando passavano davanti ai nostri undici pargoli senza guardarli e magari prendendosi i segnalibri… ma che te ne fai dei segna libri se non leggi?
    Quelli che mi piacevano di più erano quelli che sfogliavano, posavano, riprendevano, dicevano “Ripasso dopo” e poi tornavano davvero e convinti afferravano questo o quel libro dicendo “va bene, lo prendo”.



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