Soltanto oggi (LXV)

No multiplo

No, non pubblico il tuo libro soltanto perché me lo hai mandato 11 volte. Nel giro di un’ora.

No, non pubblico il tuo libro soltanto perché dici che la mia CE è senza dubbio la CE ideale per pubblicarlo. Soprattutto dopo che mi hai mandato altre 4 email indirizzate ad altre 4 CE con la stessa affermazione.

No, non pubblico il tuo libro perché, anche se non pubblichiamo poesie, dobbiamo assolutamente fare un’eccezione per te. E, credimi, 5 poesie di una decina di versi l’una non fanno un libro.

No, non pubblico il seguito al tuo primo libro che però è venuto meglio di quel primo che non è stato pubblicato.


P.S. Scusate, ma non ho proprio tempo di commentare i commenti. Prima o poi lo faccio, cross my heart.

20

05 2009

5 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    …e se scrivessi più volte lo stesso commento poi me lo commenti? Saresti la persona ideale per commentare i miei commenti :-)

    …e se scrivessi più volte lo stesso commento poi me lo commenti? Saresti la persona ideale per commentare i miei commenti :-)

    …e se scrivessi più volte lo stesso commento poi me lo commenti? Saresti la persona ideale per commentare i miei commenti :-)

    …e se scrivessi più volte lo stesso commento poi me lo commenti? Saresti la persona ideale per commentare i miei commenti :-)

  2. juhan #
    2

    Bravo Gian Marco, io ti commenterei i commenti, ma tu pensi che la persona ideale per farlo è un’altra :-(

  3. fr #
    3

    sul fatto delle cinque poesie non sono tanto convinto. Qualche tempo fa sono andato da uno come voi che pubblica la roba. Avevo fatto indagini chiedendo agli amici il nome di gente seria, che ti dice subito il prezzo, e devo dire che questo qui non ha neanche fatto finta di leggere la cosa che mi ha detto subito quanto. Una somma ragionevolissima, ridicola addirittura, pari grossomodo ad un anno di assicurazione o a un paio di abiti. Stavamo già concludendo l’affare quando si è accorto che la roba da pubblicare consisteva in effetti in sei poesiole di numero. Questo l’ha un po’ sorpreso.
    Ha detto proprio come te: Egregio signore, non possiamo pubblicare sei poesie. Ne verrebbe un volume ridicolo.
    Gli ho chiesto se per caso si poteva rimediare usando uno stile elegante ed un’impaginazione ariosa ma lui ha risposto si, possiamo stampare corpo 24 e lasciare pagine bianche prima e dopo, e anche in fondo, a mo’ di agenda, ma comunque sono sei poesie, e neanche lunghe. Al massimo vengono venti pagine, col che la copertina è più spessa del contenuto. Ah. E allora?
    E allora allora… e allora allora il tipo ci ha pensato un po’ e poi ha detto si potrebbe stampare su carta spessa come quella dei libri per bambini, che sembrano fatti di tavolette di plastica. Servirebbe però qualche modifica qui e là, ad esempio cambiare tutti i “porcodio” con “porcupino”, o “porco Pio”. In verità, ha puntualizzato, io un libro intitolato “Porcodio” non lo avrei pubblicato comunque, e mica per motivi morali; ma non mi va di passare per un principiante, oltre al fatto che ci sono almeno altri quindici autori che pretendono di usare lo stesso titolo.
    Gli ho detto che il primo ostacolo non c’è, perchè chi cazzo vuoi che lo legga? Lui però ha osservato molto giustamente che con gli autori a proprie spese non c’è da stare allegri e non è detto che uno di questi, magari per puro caso, non diventi poi l’amante di qualche critico e finisca sulle prime pagine. Per quanto remota, la possibilità che questo stronzo piaccia non è proprio da escludersi a priori, e certamente nessun editore vuol fare la figura di quello che pubblica un libro intitolato “porcodio”. Sa di scuola media.
    Ma il problema principale resta che concedendomi quel titolo si inimicherebbe gli altri suoi clienti e quindi la storia è chiusa. Per tacere del fatto che un libro con le pagine spesse cinque millimetri dev’essere illustrato, e lui appunto si ritrovava belle e fatte parecchie immagini di porcospini e pulcini giganti (porco Pio, l’eroe eponimo), mentre gli mancano i disegni del porcodio, e farli fare significa perdere tempo e soldi, per cui, lo dico nel suo interesse, metta porco Pio. O meglio ancora porcupino.
    Mumble… vada per porcupino. Benissimo. Però c’è un altro problema, ho detto io. Ah si? Ecco il fatto è che rileggendole, queste poesie, sa, non ci vuole molto… il fatto è che l’ultima non mi convince tanto per cui, se fosse possibile… io la eliminerei…
    Così ne restano cinque. Si. Solo cinque. Cinque e mezzo magari…
    Chissà perchè, questo gli fatto scappare la pazienza, proprio come a te. Ha cominciato ad alterarsi, si è fatto pavonazzo in volto… ha detto cose molto sgradevoli e lesive del mio decoro, e me ne querelerò nelle sedi opportune… ha detto… ha messo in dubbio la mia intelligenza, persino la mia igiene, insinuando…
    Se ne vada!
    Sicchè, me la sono piegata a libretto e sto ancora con le mie cinque poesie.
    La sesta, che tanto non l’uso, la scrivo qui:

    “Sistemi del tempo
    non si può certo dire che ti stia divertendo
    con quello sguardo che si pesa a tonnellate
    e quando guardi in alto il cielo
    tutto ciò che vedi sono uno e zero.
    vuoi portarmi a vedere una sfilata di bambole di pezza… e si,
    potrei giocare a scacchi, e a che altro, ma in verità non so giocare.
    ti ho vista sola in piedi nella pioggia del reale,
    finalmente ecco una cosa che nemmeno sai spiegare.
    e per tutto il tempo, grati, teniamo le mani
    le dita sulla manopola del nero
    e che altro vuoi che faccia quando tutto ciò che vedo
    sono solo uno e zero.”

  4. 4

    ma è carina :-)

    se vuoi un consiglio fatti un blog, come me, non costa nulla
    ne pubblichi quante ne vuoi di poesie così (5 o 500000000)
    e nessuno ti rompe le scatole
    al massimo ti diranno: questa non l’ho capita!

  5. 5

    Certo che 11 sono tante… molto meglio due in due email diverse.



Additional comments powered by BackType