Impressioni a caldo

[impressioni a caldo (loro)]

“Mi sembra sia venuta bene questa campagna per invitare gli italiani ad avvicinarsi alla lettura…”
“Sono d’accordo.  Soprattutto perché abbiamo evidenziato che non bisogna leggere troppo, sennò si ci affatica.”
“Infatti abbiamo mostrato soprattutto giornali…”
“E per dare l’idea che comunque leggere è impegnativo, abbiamo fatto crescere la pila di libri/giornali da una persona all’altra. E la persona che riceve la pila se ne libera in fretta.”
“Comunque  il messaggio è trasmesso con adeguato tatto. Per esempio, facendo sussurrare qualcosa d’incomprensibile  l’uno all’orecchio dell’altro. Per dare l’impressione che comunque la lettura sia un’attività ‘misteriosa’.”
“Eh, già, l’eterno mistero della lettura!”
“Senti, ma gli americani non hanno già fatto una cosa del genere? Non potevamo copiarla?”
“No, sarebbe stata troppo complicata e ‘impegnativa’ per noi italiani.”
“Concordo.”

[impressioni a caldo (mie)]

A differenza di quanto affermato, la bambina non “legge un giornalino” ma un abbecedario; nella pagina dei link ai video spicca un “Visualizza l filmato con Windows Media Player”; lo slogan  “Leggere è il cibo della mente: passaparola” mi sembra piuttosto oscuro in rapporto al filmato; non voglio pensare a quanto costi questa campagna e cosa si sarebbe potuto fare concretamente con quel denaro.
Basta che si faccia qualcosa, dite? Mah.

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06

07 2009

11 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Vogliono incentivare i giovani a leggere? Che diano un buono per avere gratis 5 romanzi a scelta. Oppure ficchino in mano ai calciatori un libro, invece del joypad della xbox. Facciano leggere a scuola della letteratura adatta alla loro età e ai loro interessi, invece di mattonate che sanno di vecchio e noioso. E non facciano pubblicità controproducenti. Una persona non si metterà mai a leggere per “nutrire il suo cervello”. Non è l’aspetto “terapeutico” o formativo che doveva essere messo in risalto, ma quello ludico. Far capire che leggere può essere un piacere alternativo agli attuali canali utilizzati (televisione, console, guardare il vuoto), non che leggere è un sacrificio da perpetuare per mantenersi intellettualmente in forma. “Fallo che ti fa bene”, “leggere è una medicina”. Che spot fantastico…

  2. 2

    L’aspetto migliore mi pare proprio quello che tutte le persone ritratte, smettano IMMEDIATAMENTE di leggere nel momento in cui l’azione di “passare parola” si compie e quindi mostrino l’impulso irrefrenabile di passare la “peppa tencia” a qualche altro poveraccio (azione solo apparentemente vigliacca, ma in realtà altruista e salvifica perché perché anche questo – subitaneamente – si libererà dal brutto vizio della lettura).

    mah…

  3. 3

    Avrebbe avuto più senso dire ‘leggere è cibo per la mente: abboffatevi’.
    Comunque, non farmi pensare a cosa avrebbero potuto fare con quei soldi, ché sabato ero in libreria e ci ho lasciato praticamente una rata di mutuo.

  4. juhan #
    4

    Nahhh! Per noi della Padagna il tempo è prezioso, mica possiamo sprecarlo a leggere, roba da intellettuali pervertiti! A lavurà!

  5. Zia Bisbetica #
    5

    Tutto si può dire, ma l’argomentazione che la ggente o i ggiovani non leggano perché i libri costano troppo (sottesa, mi pare, nella richiesta di buoni gratis) proprio non si può più portare. A parte che ci sono le biblioteche, è vero che in libreria c’è tanta fuffa dal prezzo di copertina spropositato, ma c’è anche tanto che costa il giusto e addirittura poco. E le bancarelle, e i remainders, e, e, e… “i libri costano” è un argomento che ha lo stesso peso di “non leggo perché non ho tempo” (sentito in bocca persino, vivaddio, ad aspiranti traduttori).

  6. 6

    non capisco bene perché ci si stupisca… di pubblicità progresso efficaci non me ne ricordo manco una. siamo semplicemente in linea con la qualità delle precedenti

    ps.capisco che non sia il tema del post, ma almeno sul sito ufficiale la qualità video e audio potevano metterle migliori…

    pps. bel blog. scoperto da poco e messo subito tra i preferiti. ci rivediamo al prossimo post

  7. Busne #
    7

    Secondo me il significato è:
    Daie da legge alla vecchia che nun c’ha niente da fare tutto il giorno. Sta rompico…

  8. 8

    “Tutto si può dire, ma l’argomentazione che la ggente o i ggiovani non leggano perché i libri costano troppo (sottesa, mi pare, nella richiesta di buoni gratis)”
    ***
    No no: niente di sottointeso. I ggiovani hanno anche più soldi da spendere dei “vvecchi”, se è per questo. Era proprio una proposta per rendere più accattivante la lettura, e spingere la ggente a mettere piede in una libreria.
    E poi, sempre meglio spenderli in libri che in pubblicità e mazzette.

  9. 9

    No, non “basta che si faccia qualcosa”. Le cose si possono fare in due modi: quello giusto e quello sbagliato.
    In questo caso, la prima cosa che mi è balzata all’occhio vedendo il filmato è la stessa anomalia che nota Andrea 403. Vien quasi il sospetto che anomalia non sia, e che quello che dobbiamo fare è smettere le letture all’istante, senza segnalibro.
    :-m

  10. Catriona Potts #
    10

    @ izzy D’accordo in linea di massima sui calciatori (vedi appunto la campagna americana) e sul resto. Meno sul buono. Ci sono i tascabili…
    @ andrea 403 Giustissimo.
    @ Skizo Da parte mia e delle CE italiane: grazie :-D
    @ juhan Eh…
    @ Zia Bisbetica D’accordissimo.
    @ tulipanoNero Mah, sai c’è sempre la speranza che prima o poi… Grazie per i complimenti e benvenuto
    @ Busne Che tristezza (non tu, eh?)
    @ izzy Ci sono campagne di sconti in ogni mese dell’anno…
    @ Vlad Infatti la mia era una domanda retorica…


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  1. passacarte « lo scorfano 06 07 09

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