Dove?
C’è solo una domanda che mi inquieta di più di: “Cosa leggi?” ed è: “Dove leggi?”
Leggo ovunque, in realtà. Ormai è una seconda natura, un impulso irrefrenabile. Ma esiste un luogo ideale per leggere?
Vediamo.
In ufficio
Pro: Essere in ufficio, seduta alla scrivania, a leggere.
Contro: [Voce della coscienza] “Con tutto quello che c’è da fare, tu te ne stai lì a leggere?”
Sui mezzi pubblici
Pro: “Oh, io sfrutto benissimo quell’ora-ora e mezzo, ormai ci sono abituata!” [Attenzione al tono stridulo, perché è quello che frega.]
Contro: Masse ferrose e umane oscillanti; voyeur della pagina scritta; abbiocco mattutino e serale; regolari, obnubilanti accessi d’ira contro il dio dei mezzi pubblici.
A casa, alla scrivania
Pro: A casa.
Contro: “Dannazione, sto seduta tutto il santo giorno, non ce la faccio più. Adesso vado sul divano (in poltrona) o a letto e mi metto bella comoda…”
A casa, sul divano (o in poltrona)
Pro: A casa, sul divano (o in poltrona).
Contro: “Uh, ma oggi è [giorno della settimana] e c’è [film, serie TV, talk show]!”
A casa, a letto
Pro: A casa, a letto.
Contro: Sonno istantaneo, risveglio con sussulto, fogli sparsi ovunque, scoperta che sono le otto del mattino e che non si è letta neanche una riga.
A casa, in bagno
Pro: A casa
Contro: “Ma guarda se mi devo ridurre a leggere pure in bagno…”
In giardino, in spiaggia, in riva al lago…
Pro: In giardino, in spiaggia, in riva al lago…
Contro: Ovvie limitazioni meteorologiche. E comunque: qualcuno avrebbe un giardino / una spiaggia / un lago da regalarmi per trasferire in blocco la CE?
Nelle sale d’attesa
Pro: Ridacchiare mentre gli altri leggono Panorama. Il numero 14. Del 1995.
Contro: Rendersi conto di essersi portati dietro un libro orribile e dover aspettare tre ore. In alternativa: rendersi conto di essersi portati dietro un libro interessante e aspettare tre minuti.
In tutti questi e in molti altri posti
Pro: Sto leggendo. E’ il mio lavoro e mi piace. Senza contare che ci sono lavori peggiori.
Contro: Uh, un flame su Friendfeed! / Uh, questa la metto sul Tumblr! / Uh, 23 email! / Uh, che bell’articolo! / Uh, un nuovo blog! [Ad nauseam]
ok: io leggo un sacco, ma veramente un sacco, sui mezzzi pubblici. Ma io ho davvero un’ora e mezzo di viaggio quasi tutti i giorni, e tutte le volte ho modo di
a-mettermi seduta
b-non essere pressata da altre mille persone – cose – situazioni.
Lo so, sono una privilegiata.
Mi frega solo l’abbiocco istantaneo
A seguire, io leggo
per strada, camminando: solo libri che ho già letto o che non meritano troppa attenzione, ma sì, lo faccio. leggo per strada
a casa, in bagno: ovviamente
a casa, a letto: solo romanzi e per diletto, perchè il contro più frequente è la palpebra che cala quasi subito
a casa, sul divano: eh, se riesco senza le miliardamila interruzioni più varie…
nelle sale d’attesa: no, di solito no, sono curiosa delle riviste che il medico – il parrucchiere – altri ha lasciato alla libera lettura
Però, dai, “A casa, a letto” speravo avessi una scusa un po’ più umana che ti rendesse difficile la lettura. A Mr. Potts non pensi mai?
A me capita spesso di leggere e correggere bozze nella vasca. Meraviglioso. Unico inconveniente: ti perdi via e alla fine hai tutta la pelle “cotta e a grinze”… che immagine edificante…
Io leggo anche mentre guido, nei momenti in cui sono fermo ai semafori. Rapido e fugace, ma ribelle
Difendo fermamemente il valore del bagno come luogo di lettura ideale, in quando luogo di pace, concentrazione e, oserei dire, mistica comunione con il tutto.
(Ovviamente, non sono stitico).