Parole

[Chiedo subito scusa per il tono eccessivamente personale e sfacciatamente criptico di questo post. Abbiate pazienza.]
Chi crede nel destino potrebbe dire che è un destino, il mio. Ci credo poco, io, anzi ci credo solo quando mi fa comodo, come capita a molti. Sarà che non so neppure io come ho imparato a fissare le parole con la lettura, sarà che la memoria uditiva è tenace, sarà (è) che lavoro (da) sempre con le parole, quindi, se non è destino, almeno ha una sua logica il fatto che, in questo periodo, tutto sembri concentrato sulle parole; in modo particolare su quelle non dette, ma anche sull’attenzione spasmodica per la parola in più e sulla preoccupazione tetra per quella in meno. Sarà che poi, nella vita, nei libri, le parole più importanti spesso non si dicono: nella vita, per paura (orgoglio, abitudine…); nei libri, per speranza di arrivare in cima alla montagna che ti permetta di vedere oltre le parole.
Insomma: in questo periodo, le parole mi si negano e io non ci sono abituata.
Spero che passi.

01

12 2009

8 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    “Sarà che poi, nella vita, nei libri, le parole più importanti spesso non si dicono”.
    È vero. La tua riflessione proprio perché criptica (gli stimoli proiettivi devono sempre essere sufficientemente ambigui) mi ha fatto venire in mente una frase di Stefano Benni: “Spesso la spada più importante non è quella che ha ucciso più nemici, ma quella fatta con due tavole di legno prese da una cassetta della frutta” (non ha scritto proprio così, ma il senso è questo).

  2. 2

    Criptico per chi volesse capire la precisa situazione di cui stai parlando ma aperto perchè destino, speranze, parole dette o non dette ecc. sono argomenti a cui la gente pensa di continuo, per i motivi più disparati.

    Piacere d’incontrarti, ogni tanto passo a curiosare, anche se magari di fretta: mi piace leggere i tuoi post!

  3. 3

    Passerà senz’altro. Il mio augurio è che passi in fretta.

  4. anonimo #
    4

    Quando le parole si negano è segno che l’inconscio spazia e non vuole intralci al suo sguardo.

    Poi tornano :)

  5. mela #
    5

    loro si negano? e tu snobbale!

  6. DRC #
    6

    Nei libri le parole più importanti non si dicono, ma non direi che si negano: si suggeriscono.

  7. 7

    Nella vita le parole non si dicono anche per omertà. Io preferisco la schiettezza invece, che interpretare sguardi o sillabe.

  8. 8

    Le parole non si negano, forse si nascondono….pero’ alla fine le trovi e cominci a scrivere senza fermarti



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