Be’, insomma, direi che il più è fatto. Se hai letto qui e qui, sai cosa voglio dire. Non ci manca che la
Competenza Si articola in due fasi, da sviluppare in parallelo: la competenza esterna e quella interna. Su quella esterna c’è poco da dire, anzi c’è da dire soltanto un verbo: leggere. Leggi tutto quello che puoi, senza fermarti davanti a stili, forme e metodi espressivi. Leggi (o impara a leggere) un articolo, un quadro, una canzone, un film, un cartello stradale, un bugiardino, una vignetta… Leggi con vampiricità (sic!) ogni libro il cui argomento ti interessa anche soltanto un poco e, ogni tanto, anche qualche libro di cui magari non ti importa nulla, però che è stato letto da tutti (un libro altovendente, insomma). E non per copiare, ma per capire. Perché il tuo libro non finirà soltanto sui banchi delle librerie, ma davanti a un potenziale lettore la cui testa è (stra)piena di tutti quegli stimoli attraverso i quali tu sarai già passato/a con consapevolezza e competenza (acquisita). Anche se il tuo romanzo parla di Djedekheperu.
Pure la competenza interna si può riassumere in un unico verbo: scrivere. Sembra banale (o assurdo, a seconda dei punti di vista), ma è la realtà: molti dei manoscritti che ricevo rivelano al primo sguardo che l’autore/l’autrice non ha dimestichezza con la scrittura. Dimestichezza intensamente quotidiana, intendo. Non si nasce scrittori/scrittrici riempiendo le pagine e poi dicendo a se stessi/e: “Ho scritto un romanzo/un saggio”. Si scrive sempre, di molto e di tutto, sempre e comunque. E’ facilissimo perdere familiarità con la scrittura. Nel mio piccolo, lo noto spesso: se lascio passare, diciamo, un mese tra una bandella e la successiva, faticherò di più a scrivere la seconda. Appunti, lettere, liste, poesie, brani di romanzi destinati a morire: non importa. La scrittura e il pensiero della scrittura devono diventare (quasi) naturali.
Ci sarebbe moltissimo altro da dire, ma direi che i miei umili, banali consigli, per ora, possono fermarsi qui. Io non so se diventerai un autore/un’autrice di successo (la solita storia: se sapessi annusare il talento, sarei ricca e spaparanzata su una spiaggia dei Caraibi, eccetera eccetera). Ma credo di averti dato qualche elemento per riflettere su come si diventa un autore/un’autrice. I libri di barzellette, i romanzi scalcagnati, gli pseudo-saggi ci saranno sempre. E nessuno ti impedisce di inseguire fama e denaro giocando il tutto per tutto in quel senso. Ma se vuoi diventare un autore/un’autrice, la strada è un’altra. E, ti assicuro, chi lavora in una CE lo sa benissimo.