Incast(r)ata

Qualche tempo fa (un tempo fa non sospetto) mi hanno detto che appartengo a una casta.

La casta di chi è condannato a leggersi a velocità fulminante valanghe di cose brutte (ma brutte, brutte, brutte, eh [cit.])?

La casta di chi palpita per una A andataa fuori posto su una copertina?

La casta di chi deve raccontare un romanzo in quindici secondi perché sennò “Uh, che storia complicata! Chi vuoi che la legga!”?

La casta di chi “Ah, lavori in una CE? Guarda, ho scritto un libro in-cre-di-bi-le!”

La casta di chi rovescia un libro come svariate paia di calzini per poi sentirsi dire dall’autore “Mah, hai cambiato davvero pochissimo…”

No, mi è stato risposto.

La casta di chi ha i libri gratis.

Non ho ribattuto.

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10 2007

7 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Ah, ecco! Adesso ho capito perché mi ritrovo sempre a lavorare sulle fotocopie o sui pdf: non sono nella casta, non sono. Come ci si entra, su invito come in gmail? :-D

  2. catrionapotts #
    2

    I rituali sono troppo orribili per narrarli qui. Ho visto cose che voi lettori (paganti)… con quel che segue ;-)

  3. 3

    invitami!

  4. 4

    In effetti, dover arrivare a comprarsi i libri in originale che uno traduce – e prima, doversi rilegare le fotocopie che arrivano, perché altrimenti il rischio di fogli svolazzanti e buchi nella traduzione non è quanto di meglio esista…Davvero, Catriona, spiegami(ci, immagino) una cosa che non capisco e che non oso chiedere ai redattori: ma perché pare che sia impossibile farsi dare una copia cartacea in più per la traduttrice? E’ così gravoso per le finanze?

  5. catrionapotts #
    5

    @ marghe E io che pensavo di aver dissuaso chiunque dall’entrare in una CE ;-)

    @ liseuse E’ sempre brutto dare la colpa agli altri, ma non posso fare altrimenti… Insomma, quando l’AA o la CES ha venduto il libro all’estero, spesso e volentieri “dimentica” di mandare le copie (di solito 3, mica 300, eh?) E così anch’io sono spesso costretta a comprare una copia in più o a mandare le fotocopie al traduttore (per non parlare del caso in cui le copie straniere arrivano *dopo* l’uscita del libro italiano!) Ultimamente, poi, le CE americane non mandano neppure la copia del libro, ma ti danno una password per scaricare un PDF dal loro sito…

  6. 6

    Be’, la mia domanda era più in direzione di: ma che proprio una CE non riesce a permettersi una copia pel traduttore? :-)
    Poi c’è anche il problema opposto per me: una volta ho chiesto per favore il file, anche PDF andava bene (sebbene ciò significhi copia e incolla, copia e incolla, e sistema la formattazione un minimo che viene fuori uno schifio), e mi han detto: non me lo chiedere, la trafila è incredibile. Io lavoro bene su un Word diviso, il pericolo pesci viene ridotto. Però ci vuole anche il cartaceo per le riflessioni testuali più lunghe.
    Vabbè, ho capito, il piangimorto delle CE, anche con effetto domino, l’ha sempre vinta :-D (oddio, ora verrò radiata da questo blog, me lo sento!)

  7. catrionapotts #
    7

    Io non radio nessuno (al massimo televisione… vabbè, chiedo perdono). E, dopo il piangimorto di prammatica, non posso che ribadire: dipende dalla CES. Talvolta è così gentile che farebbe arrivare al traduttore pure l’autore in carne e ossa; talvolta è peggio del Pentagono e della CIA messi insieme..



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