CV

Rispondo in pubblico a una e-mail ricevuta in privato, perché mi sono accorta che, in questi mesi, i “soltanto oggi” sono stati la pars destruens e adesso c’è bisogno di una sana pars construens (perché a dire ’ste cose mi sento tanto Veltroni? Mah!)
Comunque.
Come si scrive un curriculum a una CE?
Due elementi base: sincerità e semplicità.
La semplicità sta anzitutto nel curriculum stesso. Ci sono un sacco di siti che insegnano cosa mettere o cosa non mettere in un curriculum e io non sto a ripetere quello che dicono. Il buon senso (talvolta) s’impara.
E’ la lettera di presentazione su cui spesso si scivola. Perché il più delle volte è imprecisa, dice troppo oppure non dice nulla. Come ormai avete intuito, di certi aspiranti traduttori magari si scopre che giocano a squash però non è dato sapere quali lingue conoscono.
E così si arriva alla sincerità.

  • Indicate sempre e subito cosa volete fare (lettore, traduttore, correttore di bozze eccetera) e questo vale sia per l’oggetto della lettera sia per l’oggetto della e-mail.
  • Descrivete in due paragrafi di massimo dieci righe ciascuno perché volete fare quel lavoro e/o perché siete qualificati per farlo. Precisate sempre qual è l’ambito letterario che v’interessa di più, dimostrando che lo conoscete. Non basta dire: “mi piace la fiction”, dovete essere più precisi: “sono un lettore di saggistica storica” è molto meglio; non basta dire: “seguo la vostra produzione” perché è una frase che suona falsissima; piuttosto citate un libro di quella CE che avete letto e che vi sarebbe piaciuto leggere/tradurre.
  • Dichiarate subito le lingue con cui sapete/volete lavorare e lasciate perdere le varie conoscenze attive e/o passive. Se affermate che volete tradurre dalla lingua dzongkha, io mi fido. Non credo che avrò molto lavoro da darvi, però mi fido. Ovviamente tutto ciò va detto mettendosi le due mani sulla coscienza.
    Non si diventa lettore se non si ama leggere.
    Non si diventa traduttore se non si conosce l’italiano (e almeno una lingua straniera).
    Non si diventa correttore di bozze se si mandano lettere che cominciano con “Egrego signore”.
  • Non usate un tono troppo formale né troppo informale. Non state facendo un ordine di cuscinetti a sfera (via le maiuscole del tipo “la Sua CE”, “il Vs catalogo”), ma non state neppure scrivendo al vostro vicino di ombrellone (“la sua CE è fichissima!!!!!”).
  • Verificare sempre l’assenza di errori di battitura, grammaticali, sintattici, eccetera.

Optional

  • Foto? A me non fa né caldo né freddo. So che a qualcuno piace. Almeno evitate sia quelle “Ciao mamma guarda quanto mi diverto” sia quelle tipo “A me Jeffrey Dahmer fa un baffo”.
  • Interessi personali? Se sono in qualche modo legati alla vostra “offerta”, ben vengano. Il fatto che siate appassionati di storia e che abbiate pure fatto qualche campagna di scavo archeologico può essere un elemento in più.
  • Conoscenze informatiche? Quelle di base le do per scontate (mi fa sempre ridere leggere: “Programmi conosciuti: Outlook e Outlook express, Internet explorer…”) Ma se sapete fare qualcosa di più, ditelo pure nel curriculum.

E infine la cosa più importante: il curriculum va rimandato almeno una volta all’anno (se non ogni sei mesi). Perché le cose, le persone e le esigenze cambiano e voi non potete saperlo. Quindi tenetelo aggiornato e rimandatelo, come se fosse la prima volta.

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02 2008

18 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Una persona che conosco lavora al Mc Donald’s e mi ha raccontato che una ragazza ha lasciato un curriculum dove indicava di essere stata proclamata Miss nonsoché con tanto di misure allegate. O_o

  2. 2

    domani mi sa che così per provare ti mando il mio curriculum :-)

    (nella lettera di presentazione posso metterci almeno un “eh”?)

  3. Bucky #
    3

    Esordisco nel tuo blog facendoti i complimenti, molto interessante e nello stesso tempo divertente.
    I complimenti non vengono a caso, te li faccio nel tentativo di addolcire la tua reazione alla mia prossima, spero non (troppo) stupida, domanda.
    Per lavorare in una CE, diciamo nel ruolo di lettore, ma non necessariamente, è assolutamente necessaria una laurea?

  4. 4

    Ok, istruzioni ricevute; dato che mi si sta per spalancare un vuoto davanti e io ho l’horror vacui, quasi quasi ci provo :)

  5. 5

    vabbè, ma dicce chiaro chette serve, no? un portinaio? un proto? un umettatore di bolli?

  6. catrionapotts #
    6

    @ il matto :-D
    @ francesco Allora vuoi mandare un curriculum di quelli spiritosi? Massì, dai.
    @ Bucky Grazie per i complimenti. No, non è che buttiamo (butto) via quelli senza laurea, di certo non quelli che vogliono fare il lettore. Però una formazione umanistica è ancora gradita…
    @ liseuse Aspetto fiduciosa.
    @ paolo beneforti Tutto quello e anche di più :-) (chissà quanti sanno che cos’è un proto…)

  7. 7

    >(chissà quanti sanno che cos’è un proto…)
    sai com’è, ho fatto il giornalista negli anni ‘80 e il redattore all’inizio dei ‘90…
    non dico si fosse nell’era del piombo ma quasi ;)

  8. 8

    Il dramma (ohohoh, è lunedì, i toni iperbolici sgorgano spontanei dalla polla dell’ispirazione) è: ma io non so per casa editrice lavori, quindi mi riuscirebbe difficile “andare sul sicuro” millantando una competenza editoriale che abbracci tutta la Fiera di Torino. Salterò il punto e punterò sulla persona :)

  9. catrionapotts #
    9

    @ paolo beneforti Ah, caro collega, come cambiano i tempi! Una volta, qui, era tutto piombo! ;-)
    @ liseuse Insomma, lasciamo che il destino tessa le sue trame imperscrutabili… :-)

  10. 10

    Vedo che l’unica non son ad attingere alla polla ;-)

  11. 11

    Innanzitutto, ciao – e che bella sorpresa il tuo blog! A proposito di cv, io non lavoro per una casa editrice ma sono comunque nel settore culturale. Bene, per la serie “aspiranti traduttori che giocano a squash ma non divulgano le lingue conosciute”: mi è capitato una volta di ricevere una candidatura per uno stage da un volenteroso giovine trent-qualcosa-enne che si era premurato di segnalare che a diciott’anni aveva lavorato come piastrellista ma si era scordato di scrivere in quale materia si fosse laureato… Naaah!

  12. Adel #
    12

    Citta’del sud.Anni ‘80. Audizioni per il posto di commentatore televisivo per una televisione locale. Requisiti: dizione italiana perfetta,diploma di scuola superiore (minimo). Tra i candidati un giovane vestito da cow-boy. Si chiacchiera:”che esperienza hai in questo settore?”. Il giovane cow-boy:” Ma, veramente, io so mettere e’ riggiole (in italiano mattonelle). Chi o’ssape, magari tengono bisogno”. Con un pizzico di allegria,io c’ero e ancora sorrido.

  13. catrionapotts #
    13

    @ odiamore Ciao a te e grazie… anche perchè mi sento meno sola nella mia battaglia “ditemi quello che siete e cosa volete, per favore.”
    @ Adel Bellissimo. :-D

  14. 14

    …il tuo blog è davvero una piccola fonte nel deserto.
    Lo sto studiando con cura.
    E magari fra poco troverò la risposta, ma…
    Non posso fare a meno di chiederti: quante speranze ci sono di essere presi come lettori da una casa editrice? quali i requisti fondamentali (e dimostrabili su CV)?

    grazie

  15. Catriona Potts #
    15

    @ almost30 Dammi un po’ di tempo e magari ci faccio un post (ho già detto parecchio, comunque… ;-) )

  16. Elena #
    16

    Ho trovato questo blog navigando solo ora, quando finalmente ho deciso di superare la paura e di fare il giro delle CE.

    Grazie dei consigli, spero che mi portino fortuna :)

  17. Mafalda #
    17

    ciao, quello che scrivi potebbe essere senz’altro utile, anche se io non sono mai ottimista e credo che non sia così semplice scrivere un buon curriculum, si ha sempre paura di essere banali, di scrivere cose inutili, insomma di non riuscire a fare colpo. io ho quasi 25 anni, sono laureata in discipline letterarie con una tesi in letteratura italiana e sto per specializzarmi in filologia moderna con una tesi in storia moderna e ti confesso che qualche volta ho accarezzato il sogno di lavorare in una casa editrice come correttrice di bozze o come lettrice perchè amo tanto leggere, leggo un po’ di tutto, dai classici, ai best seller, ai saggi, ma credo che sia difficile entrare a far parte di questo mondo così affascinanate, inoltre quello che ho letto e sentito a riguardo mi ha un po’ spaventata e scoraggiata, ma chi può dirlo? dopo la laurea potrei decidere di inviare anch’io il mio curriculum a qualche casa editrice, anche solo per tentare, e credo che seguirò senz’altro i tuoi saggi consigli. grazie.

  18. Nikka #
    18

    Scusi, ma l’abilità di scrivere veloce al pc come si può indicare nel cv?



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