Mele verdi
Ve lo ricordate lo shampoo Campus alla mela verde? No? Allora: era molto in voga qualche anno fa (alla faccia dell’eufemismo), veniva venduto in una confezione verde, col tappo tondo (simil-mela) e l’etichetta riportava l’immagine di una donna che, al posto dei capelli, aveva delle mele (verdi naturalmente). Aveva un profumo davvero rivoltante, però questo non ne aveva impedito il successo. Ora: quanti di voi, sull’onda della nostalgia o della curiosità , si sognerebbero di andare al supermercato e di mettersi a discutere con una cassiera o un responsabile perché sugli scaffali non ha trovato quello shampoo?
Spero nessuno.
Con i libri non è diverso. Il libro, in genere, prima o poi, muore, nel senso che non viene più ristampato; le copie in circolazione si esauriscono o vengono restituite all’editore che le manda al macero (costa, sapete, tenere i libri fermi in magazzino). Da quel momento in poi, chi vuole leggere quel libro dovrà incrociare le dita: magari lo scoverà in biblioteca, magari lo troverà frugando su una bancarella o cercando su ebay. Ma l’editore non può farci più nulla. Non ce l’ha più.
In una frase: il libro è esaurito.
Per alcuni, questa frase non ha senso.
E così, soprattutto sotto Natale, siamo bombardati di richieste di libri apparsi negli anni ’80 o ’90 (talvolta anche in epoche “più antiche”). E sono richieste che cominciano tutte con una delle seguenti frasi “Il mio libraio mi ha detto che è esaurito, per򅆓Sul vostro sito c’è scritto che è esaurito, per򅆓Sul vostro catalogo non ce n’è traccia, però…†E spesso finiscono in tono indignato; “Ma com’è possibile che questo libro sia esaurito?†“Non vi rendete conto che il libro da me richiesto è un capolavoro?†eccetera.
Lo so, è brutto che un libro muoia. E la coda lunga è una gran bella cosa. Ma prima che sia applicabile a noi, passerà un sacco di tempo.
Io *adoravo* quello shampoo, soprattutto il profumo!! Ora quasi quasi vado all’Esselunga e pianto una grana finché non torna sugli scaffali
Per i libri esauriti, non resta che Fahrenheit.
Dopo una ricerca in rete, ho scoperto che qui a Roma c’è una libreria sotterranea, giusto in faccia a Palazzo Madama, dove molte no, ma alcune richieste vengono evase.
Per motivi di documentazione, cercavo da mesi un libro Feltrinelli pubblicato nel 1978. Lì l’ho trovato.
Prezzo di copertina dell’epoca: 2800 lire. Cifra da me effettivamente sborsata: 40 euro.
@ liseuse Ma allora ti ricordi anche che usarlo equivaleva a ritrovarsi i capelli aridi come il Sahara…
@ ThePetunias’ Conosco la malattia. Perché mi lamento tanto, ma quando capita a me, di cercare un libro esaurito, rovescio mari, monti, colline e pianure. Sì, me lo dico da sola: sono contraddittoria di carattere (e anche un po’ allitterante, oggi)
Per “passerà un sacco di tempo” cosa intendi, dodici interi mesi?
Meno, vero?
@ Gaspar Eh, mi spiace deluderti, ma, per quanto riguarda i libri “usuali” (escludendo cioè il print-on-demand, che tuttavia non mi sembra ancora diffusissimo), molto di più. Oppure ho capito male la domanda?
Sarà perché ero nel fior fiore della capigliatura, non mi si seccavano affatto, anzi…certo, se è così, usandolo ora non voglio nemmeno immaginare che cofana di saggina mi verrebbe.
ma se aveva un profumo divino!!!
e’ un pò come il profumo della felce azzurra. Lo senti e vieni colto da un’attacco inspiegabile di nostalgia non sai neanche tu di cosa.
Comunque per il discorso dei libri che vengono macerati il mio unico commento è: ASSASSINI!!!
Capisco le esigenze di spazio, ma…
Io sono una di quelle che va alla ricerca degli introvabili, e devo dire che nella mia collezione ce ne sono almeno una decina. Li ho pescati sui banchetti alle fiere paesane, e polvere a parte sono stupendi!