Succede

Oh, è già successo e succederà ancora.
E magari, in un altro caso, nessuno se ne accorgerà (né oggi, né domani, né mai).
Però quando apri il libro appena arrivato…
E lo aprì così, a una pagina qualsiasi
E ci trovi un refuso incredibile
Un refuso che ti fissa, manco fosse Norman Bates nel finale di Psycho
Hai voglia a ripassarti le bozze e dare la colpa al correttore.
Hai voglia ad aprire il file e dare la colpa al traduttore.
Hai voglia a ripeterti che, per amor di precisione, hai scritto Viṣṇu (coi suoi bei puntini sotto) e Mahāsthāmaprāpta (con le sue belle righine sopra).
L’unica realtà è che qualcun altro lo noterà di sicuro e te lo farà notare.
E probabilmente ne troverà altri.
E ti scriverà un’e-mail dicendoti che, in quel libro, ci sono “un pò troppi refusi.”

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03 2008

15 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Ti adoro, Cat.

  2. claudia #
    2

    A me successe la stessa cosa aprendo la copia definitiva della mia tesi di laurea. Anche se c’era davvero solo quell’errore, mi sembrava che tutti dovessero vederlo. Ricordo di aver pensato che non mi sarebbe successo se avessi avuto un correttore di bozze. Grazie per avermi tolto questo rovello! ;)

  3. 3

    In effetti, in quel libro, ci sono un po’ troppi refusi.

    :-)

  4. 4

    nessun libro è immune da quelli che i tipografi chiamano “errori di stompa”. ;)

  5. 5

    Ah, il refuso, ’sto fituso.

  6. 6

    Ricordo notti insonni passate a correggere la roba degli altri per gli esami in cui eravamo costretti a fare lavoro di gruppo – sì, se studi architettura ti costringono a fare esami in gruppo. Hai voglia a dire “ma no, guardi, professore, me la cavo benissimo da sola…” (trazudione: Professore, la suppolico! Meglio sola che male accompagnata!), no: più ti lamenti e maggiore diventa la possibilità che ti appioppino Il Parassita (quello che dice “evvai, siamo in gruppo, allora voi intanto iniziate e io mi appisolo un attimo qui di lato, svegliatemi il giorno dell’esame, eh?) e La Tizia Che Idolatra Il Decostruttivismo Perché Va Tanto Di Moda (sic.) come allegri compari di merende. Per forza. Se passa di qui qualcuno che vuole iscriversi ad architettura, poi non dica che non l’ho avvisato.
    Insomma, passavo ore e ore a correggere le relazioni tecniche e le parti scritte sulle tavole di progetto perché *sapevo* che da qualche parte sarebbe spuntato un “pò” o altri orrori simili, perché mi sarei vergognata come una biscia presentandomi all’esame con una patacca simile. E, ovviamente, il “pò” spuntava sempre.
    Ma la vera crisi isterica mi è venuta quella volta che ho trovato un “pò” tra le righe del programma del corso distribuito da un docente…

  7. 7

    il bello di essere dislessico è che la colpa la puoi attribuire a un “difetto di fabbrica”. Per ottenere l’effetto “oh, povero/a piccolo/a” devi dirlo facendo gli occhioni da cerbiatto, possibilmente non a un omofobo.

  8. 8

    Ma è un libro vostro ormai andato in stampa? AHIA! L’ultima volta m’è capitato con VM18 della Santacroce, che, per carità, ha un talento immenso, però quel libro è veramente pieno zeppo di refusi! L’editor di Fazi addetto deve avere dormito parecchio.

  9. 9

    E come dice un certo uomo in giallo: “D’oh”.

  10. 10

    Il refuso, in particolar modo quando si tratta di refuso “incredibile”, appare fisiologicamente visibile all’occhio umano-redazionale solo ed esclusivamente a stampa avvenuta. (Fino a quel momento ha una capacità mimetica che i fasmidi gli fanno un baffo.) A livello statistico, si registra una consistente e tuttora inspiegabile prevalenza delle sue apparizioni “ad apertura di libro”. Le cause del fenomeno sono tuttora oggetto di approfondita indagine scientifica.

  11. SilviaMate #
    11

    Ma esiste il libro perfetto?

  12. Catriona Potts #
    12

    @ ThePetunias E pensa che, mentre arrossivo per il tuo commento, in sottofondo qualcuno diceva “The way things are going, / They’re going to crucify me”…
    @ claudia Ma prego. :-)
    @ iguana jo :-D
    @ paolo beneforti Oppure “orrori di stumpa” ;-)
    @ liseuse E questo lo è proprio!
    @ Claudia Ma tu sei Claudia “opéra”! Me ne rendo conto soltanto adesso. Grazie per il tuo blog, lo leggo da un bel “pò” ;-)
    @ Rumenta Certa gente ha tutte le fortune :-D
    @ il matto E’ un libro pronto per il debutto in società e nessuno lo potrà fermare, ormai…
    @ Andrew Oh, come l’ho pensato :-)
    @ Laura Secondo una certa legge di Murphy, esso appare proprio nella forma e nel modo che tu dici… ma all’autore del libro stesso :-)
    @ SilviaMate No, ovvio. Però una cosa è l’illusione e l’altra è la dura realtà!

  13. 13

    Catriona – no, non sono Claudia “opéra”, sono Giorgia “opéra”… ;P

  14. Catriona Potts #
    14

    @ Giorgia E’ giorno di refusi! :-(

  15. 15

    Catriona – dont uòrri ;)



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