1888-2008

Egregio signor editore,
il Crepuscolo degli idoli mi piace molto, e questo rafforza la mia convinzione, come Le dicevo nell’ultima lettera, che è bene mantenere la stessa veste tipografica di Ecce homo […]

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Egregio signor editore, La dovrò pregare di rispedirmi ancora una volta la seconda parte del ms., dato che voglio inserirvi ancora alcune cose. Altrimenti potrebbe crearsi della confusione. Dunque tutta la seconda parte del ms., a partire dal capitolo che ha come titolo «Così parlò Zarathustra». Suppongo che questo non ritarderà di un attimo la stampa, visto che vi rispedirò immediatamente il ms.

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Ms. indietro. Tutto rielaborato.

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Mi saranno necessarie traduzioni in tutte le principali lingue europee: non appena l’opera uscirà, calcolo come prima edizione un milione di copie in ogni lingua.

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Soltanto col mio Zarathustra si potrebbe diventare milionari: è l’opera più decisiva che esista.

Non è che Nietzsche, a Torino, nel 1888, fosse nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Ciononostante, la lucidità di queste richieste e indicazioni (il volume ne è pieno) dimostra che, in 120 anni, ben poco è cambiato nel rapporto autore-CE. Chissà se è un bene o un male. Comunque, anche per questo, il libro è straordinario e lo consiglio di cuore.

[Brani tratti da Friedrich Nietzsche, Lettere da Torino, traduzione di Vivetta Vivarelli, Milano, Adelphi, 2008]

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07

05 2008

4 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Però non aveva tutti i torti riguardo al “poter” diventare milionari con lo Zarathustra…quante copie avrà venduto, solo in Italia, sino ad oggi?

  2. 2

    Le parole più belle su Nietzsche a Torino che abbia mai letto sinora sono di Benn, la poesia Torino, appunto. Leggerò il volumetto che consigli.

  3. 3

    Un milione di copie! Ah, che sense of humour per un teutonico :)

  4. Catriona Potts #
    4

    @ Mitì In effetti…
    @ saonda Non te ne pentirai.
    @ liseuse :-D



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