Bozza

Benvenuti alla 23454a puntata del nostro corso Perché #@§! scrivere?
Oggi trattiamo una cosa importantissima, che a quanto pare non vi è ancora entrata nella zucca ben chiara: l’insicurezza.
Ne parlo perché è una piaga caratteristica della stragrande maggioranza degli scritti che mi trovo a esaminare. Inconsapevole delle Ancora incerto nel gestire le più elementari efficaci strutture narrative, l’autore esordiente sembra troppo spesso convinto che la semplice ridondanza di elementi caratterizzanti (dai tratti somatici del protagonista ai suoi tic linguistici; dalle condizioni atmosferiche alle sensazioni psicologiche) costituisca, di per sé, un tratto stilistico di grande presa sul povero lettore. Abbiamo così romanzi in cui splende costantemente un sole “abbagliante” (73 ripetizioni su 240 pagine) personaggi che “si lanciano all’inseguimento” (52/180), brividi che corrono lungo molteplici schiene (103/380) eccetera.
Tutto ciò evidentemente nasce da una forma radicata d’incapacità d’insicurezza, di giustificata scarsa fiducia nei propri mezzi espressivi. Se si mira a un protagonista “tenebroso”, non si raggiunge lo scopo evidenziando a ogni piè sospinto che ha occhi “scuri e profondi” e poi facendolo agire come un deficiente in modo incredibilmente goffo.
Per fortuna, c’è un rimedio a questa insicurezza. Smettere di scrivere. Ed è un rimedio che voi ben conoscete, perché ne abbiamo parlato fino alla nausea molto spesso durante il nostro corso: leggere. Leggere molto e di tutto, scoprire come altri veri autori hanno affrontato e risolto il problema. Magari per imitarli prima e per superarli poi.
Non che abbia qualche speranza, eh? Ma almeno si limitano i danni…
Grazie e alla prossima.

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11 2008

17 Commenti Commenta ↓

  1. koshka #
    1

    Io avrei lasciato la versione “Smettere di scrivere” :-)

  2. g. #
    2

    Beata arroganza.

  3. 3

    Più che insicurezza e sfiducia, direi proprio disattenzione e ignoranza.
    Ma cambiando le motivazioni la soluzione resta la stessa: leggere.

  4. 4

    A me leggere fa passare la voglia di scrivere. Possiamo definirla omeopatia?

  5. 5

    Parafrasando W. Allen: scrivere non è la risposta, scrivere è la domanda, la risposta è NO!
    :)

  6. 6

    Grazie, prendo nota… :)

  7. 7

    Che cattiva, che cattiva, che cattiva. Ma sai ora quanti aspiranti scrittori si suicideranno dopo aver riletto le loro perle e trovato soli abbaglianti e brividi lungo la schiena a volontà? Non ti senti in colpa neanche un po’? (Sono d’accordo con te, dall’unghia dell’indice del piede fino alla punta del capello più elettrizzato.)

  8. Catriona Potts #
    8

    @ koshka :-D
    @ g. Spero non la mia…
    @ Spettatore di provincia Guarda, un po’ tutto, secondo me.
    @ severine Ma certo! È una cosa sanissima! Autocritica, approfondimento, consapevolezza!
    @ sancla Oppure: “La risposta è dentro di te epperò è sbaliata;-)
    @ Smeerch Non c’è di che… :-)
    @ il matto Perché, non si era ancora capito che sono cattiva-cattivissima? ;-)

  9. g. #
    9

    E invece sì, scusami, intendevo la tua.

  10. 10

    Contributo epigrammatico:

    Cazzo scrivete
    Se non leggete?

  11. andrea 403 #
    11

    giusto per avere qualcuno che ti mena il torrone anche su quanto scrivi per diletto: ti è sfuggito un “come” non barrato…

    cordialità
    a.

  12. 12

    Ho provato a scrivere narrativa, quando avevo sedici anni. Giunta a pagina tre mi sono riletta, ho avvertito prepotente un conato all’altezza dell’esofago, ho buttato via tutto e non ci ho più riprovato. Però magari ritento, è divertente; basta che poi rimanga tutto nel cassetto. O su un blog, al massimo, se proprio uno vuole esporsi al pubblico ludibrio. Anche a me leggere (e tradurre) fa passare la voglia di scrivere, perché mi sembrano tutti – ma tutti! – più bravi di me.

    Quando lavoravo in CE mi occupavo quasi solo di saggistica, grazie al cielo. Ma perle ne capitano anche lì (saggi sulla pace nel mondo, manuali di seduzione per il gentil sesso e via così). Purtroppo non sempre l’insicurezza percepita va di pari passo con l’umiltà: altrimenti uno dovrebbe rendersi conto che il suo stile è ancora immaturo. E ovviamente l’umiltà si sviluppa leggendo i libri degli altri.

  13. Catriona Potts #
    13

    @ g. Spiega, se vuoi.
    @ ThePetunias :-)
    @ andrea 403 Torrona, torrona pure. Corretto! Grazie.
    @ Ilaria Già, mi sono dimenticata dell’esercizio traduttorio. E’ vero che non è per tutti (come invece è la lettura), però è un ottimo modo per “umiliarsi” :-)

  14. 14

    @ g.:
    e no, porco il mondo, Catriona ha ragione! perché mai uno che sa suonare “Fra Martino campanaro” al pianoforte *non* si sente in grado di comporre sinfonie, e invece uno che sa mettere insieme soggetto, verbo e complemento (e sono caritatevole, visto che un po’ di manoscritti di aspiranti esordienti ne ho letti anch’io) pensa di essere capace di scrivere un romanzo? mi sa che l’arroganza l’hai vista dalla parte sbagliata…

  15. g. #
    15

    Io dico che c’è modo e modo. L’arroganza sta tutta nel tono e non nel merito.
    Allo stesso identico modo, qualcuno potrebbe psicanalizzare te e parlare dell’insicurezza che ti porta ad aprire un blog anzicchè tentare di scrivere un romanzo (non è la mia posizione, sia chiaro).

    Cioè: questo post dovrebbe farmi sogghignare mentre dico “E’ vero! E’ Vero!”? Non ci è riuscito.

  16. Catriona Potts #
    16

    @ g. Scusa, ma continuo a pensare che il mio post sia il semplice frutto di una frequentazione quotidiana con “aspiranti scrittori” che non hanno pratica di scrittura. E che abbia un “modo” leggero. Dunque mi spiace soprattutto che non ti diverta. Se poi qualcuno mi vuole psicanalizzare – ma non per il motivo che suggerisci tu, dato che c’è una palese differenza tra un blog e un romanzo – si faccia avanti :-)

  17. silviamate #
    17

    @g Ma da quando i blog si scrivono per insicurezza? e perché dovrebbe essere un ripiego?
    Non è questo il punto, G! E’ piuttosto che, se uno è incazzato, qualsiasi cosa legga gli fa girare le balle. E, se vede passare una Catriona, magari le vuole dare una psicanalizzata.
    non si fa non si fa :-o
    silvia



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