Consulti e giudizi

Dopo laboriosi consulti con psicoterapeuti di scuola sia freudiana che junghiana, sono finalmente arrivata a capire la radice profonda del mio insano slancio per i provini di X Factor e la mia relativa indifferenza nei confronti della trasmissione “principale”: io vorrei fare esattamente quello che fanno loro (cioè la triade dei giudici), ma con gli “scrittori emergenti” che esamino tutti i giorni. Così, diretta, senza censura, senza arzigogoli di cortesia.

    “Ma ti rendi conto che non sai neppure le più elementari norme grammaticali?”
    “Qualche elemento della storia potrebbe anche andar bene, ma la forma è irrimediabile.”
    “Se c’è una cosa che non sopporto sono gli scimmiottamenti. Per di più malfatti.”
    “Dai, su, non prendiamoci in giro. Arrivederci.”
    “Hai uno stile piatto, piatto, piatto, che non mi dà nessuna emozione. Ma proprio nessuna, nessuna, nessuna, eh? No, no, no.” (immedesimazione con la Ventura)
    “Ci sarebbe anche un aspetto positivo, che poi è il tuo slancio intrinseco a costruire una storia, ma hai imboccato una strada tortuosamente assurda che ti induce a esagerare inconsapevolmente evitando la potenzialità di essere contraddetto. Mi fai venire in mente l’Eneide nella versione di Alfieri, nel punto in cui dice: ‘Mentre ciò dice Ilionéo, dimessa la faccia tiene, immobilmente al suolo fitta, il Latino Re’…” (immedesimazione con Morgan)
    “Il pubblico boccerebbe senza pietà la tua proposta. ” (immedesimazione con la Maionchi)

Ma soprattutto:

    “Non sei pronto. E probabilmente non lo sarai mai.”

E il fantastico, definitivo:

    “Per me è un no.”

PS A mia parziale giustificazione, segnalo il fatto che, in questo periodo, non dispongo di accesso a Sky. Confido tuttavia in un rapido miglioramento con l’arrivo della nuova parabola.

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09

02 2009

9 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Ci vorrebbe una bella crudezza di giudizio… dura ma efficace

  2. 2

    Accidenti, quanto vorrei poter dire anch’io “per me è un no”, mentre mi devo accontentare al massimo di un “per me è un quattro”
    :D

  3. 3

    Beh, ma quella gente si merita le peggiori parole. Va lì proprio per questo, per essere insultata pubblicamente, e loro la accontentano e ci fanno su un programma. Gli autori che ti scrivono, poverini insomma.

  4. Massimiliano #
    4

    A X-Factor il “droghiere del destino” del precedente post lo prenderebbero di sicuro: culinario e surreale! Altro che “per è un no”.

  5. Gloria #
    5

    Ciao,
    scopro oggi il blog. Condivido con interesse e divertimento i tuoi post dato che anch’io lavoro in una CE. E’ bello trovare ogni tanto propri simili. Complimenti e un saluto.

  6. ico #
    6

    …l’esistenza di gente come te è la ragione per la quale non scrivo più in italiano. Orrore al pensiero di essere letti e giudicati da qualcuno con un atteggiamento come il tuo, di passare per una tale inutile tagliola.

  7. matteo #
    7

    non trascurare il lato perverso dell’immedesimazione morgan: pescare una mezza calza con gli occhi da pazzo (o con una faccina passabilmente televisiva, nella versione-ventura) e plasmarlo a sua immagine e somiglianza – nel caso, riscrivendogli da zero il libro.
    magari non fa per te… ma i casi ci sono :)


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