Blurb!

Mi stavo pure mettendo a tradurli. Ma poi ho capito che era inutile e quasi dannoso, perché, come verifico tutti i giorni, gli slogan anglosassoni sono imbattibili e intraducibili. Ciò non significa che le stesse cose non si pensino e non si dicano nelle nostrane CE. Perché anche qui si vive il quotidiano dramma della malefica blurb, cioè della stramaledetta frase (o del dannatissimo slogan) di copertina, oggetto di discussioni infinite, di dubbi last minute, di strazianti valutazioni di (in)comunicabilità.

“Ma si capisce che tipo di libro è, se ci scriviamo questo?”
“Be’, s’intitola Domani m’impicco, c’è un cappio a grandezza naturale in copertina e il sottotitolo recita: ‘Storia vera di un suicida’. Aggiungere la citazione dell’Old Work Yimes: ‘Una storia terribile’ non mi sembra che confonda la idee.”
“Magari usiamo la frase del Time-Rocks: ‘Una vicenda toccante’.”
“Ma così la buttiamo sul patetico!”
“Il patetico tira.”
“E allora andiamoci giù pesante con la frase di Ulla Ullason: ‘Ho pianto per tutto il tempo’.”
“No, troppo femminile. Questo è un libro duro, diretto, maschio.”
“‘Un libro eccezionale’. Parola del Chappanooga Voice.
“Già, peccato che la frase intera dica: “Un libro eccezionale come fermaporta.’”
“Citiamo il Petit Crayon: ‘Imperdibile!’”
“Hmm… Troppo generico. E poi è francese.”
“E allora?”
“Il francese non è abbastanza maschio.”
“E se chiedessimo una bella frase a Filippetti? Non è che sia ’sto gran nome, ma una sua nicchietta di appassionati ce l’ha.”
“A Filippetti non è piaciuto.”
“Perché?”
“Ha detto che è troppo ‘forte’.”
“Ah, be’, se lo dice la mammoletta che ha scritto un romanzo in cui il protagonista finisce in una betoniera, la moglie fa a pezzi la migliore amica con un cavatappi e il figlio appicca un incendio al suo asilo…”
“Sai che ti dico? Non mettiamo niente.”
“Ma così la copertina non è troppo spoglia?”
“Eh, forse… Ripetimi un po’ cosa diceva la frase dell’Old Work Yimes…”

e via almanaccando.

Insomma: qui trovate un rapido dizionario blurb-verità / verità-blurb e qui potete gettare uno sguardo sul tormentato rapporto autore1 – blurb – autore2 (ovvero: “Non è che poi questo vende più di me?”)

(grazie a L’emploi du temps)

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01 2008

6 Commenti Commenta ↓

  1. 1

    Questo post (geniale) è una risposta a quanto ho scritto io qualche giorno fa. Vedervi lavorare è uno spettacolo, e non sono ironico. Davvero, essendo curioso di natura, capire i meccanismi che stanno dietro ai libri è bellissimo.
    Ecco, anche oggi ho preso la mia dose quotidiana.

  2. 2

    Sempre sui blurb. C’è una puntata dei Simpson in cui Marge scrive un romanzo: a un certo punto il suo agente fa un giro di telefonate per scucire un blurb a degli scrittori. Tocca ovviamente* anche a Pynchon (rappresentato – as usal** – con un sacchetto da pane in testa) che propone questa: “A Thomas Pynchon questo libro piace tanto quanto gli piace comparire in video”.

    * dico ovviamente perché tempo fa c’era come un’epidemia di blurb pynchoniani, c’avete fatto caso? Tanto che a un certo punto m’immaginavo a buttare giù un romanzo – pynchonesque, va da sé – in cui il protagonista sta scrivendo un dotto saggio critico sulle fascette di Thomas Pynchon.
    Detto questo, devo aggiungere che, secondo me, definire un romanzo “pynchoniano” è l’equivalente letterario del bacio della morte.

    ** Pynchon compare anche in episodio predente dei gialli. In entrambi i casi si dice che sia veramente lui, cioè la sua voce. Ma… ehi, tu la conosci la voce di Pynchon?

  3. 3

    c’era un’epidemia di blurb pynchoniani…..
    Mi sembra di sentire il Dottor Mc Coy che parla al Dr. Spok :)

  4. catrionapotts #
    4

    @ Louie ’sageratissimo, dai.
    @ passi falsi Conosco la voce di Thomas? Come no, gli ho chiesto un sacco di blurb per telefono ;-)
    @ Gian Marco Ahi, ahi, ahi: l’hai chiamato “dr.” Spock. Ma lo sai che i trekkers mandano al rogo per molto meno? (comunque hai ragione :-D )

  5. 5

    Sorbole! Mi ero appena salvato da una pericolosa epidemia di blurb pynchoniani che adesso rischio di essere messo al rogo da qualche scalmanato con una piccola v sulla maglietta! :?

  6. 6

    Lo so che non c’èntra ma è stata un’ottima idea di togliere il nofollow. Io ho tolto il nofollow dal mio blog e non me ne pento, cmq un saluto a tutti.



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