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Soltanto oggi (XXXIV)

Corde
[...] mi sono convinto che il mio romanzo di bruciante attualità vi interessi perché è molto nelle vostre corde. Vi allego un breve riassunto ma se volete ho anche un riassunto allungato che dà più ampi elementi di valutazione.

Malleabile
Mi ritengo un autore unico perché il mio stile è assai variato e malleabile. Mi piacerebbe avere un Vs. giudizio ponderato e articolato sul mio primo libro. Tenete conto che ho un’altra opera già interamente riveduta (anche non da me) e una seconda che però sarebbe un terzo romanzo non ancora scritto.

11

07 2008

Soltanto oggi (XXXIII)

Ottimista (I)
Mi chiamo Rossino Rossini e so che nella letteratura alta e bassa non ci sono mai regole e se ci sono vanno rotte, ma il mio libro che non so se sia il migliore di tutti ma ha certamente un grande impatto su tutti gli amici che lo hanno letto e che mi hanno detto che questo è un successo sicuro.

Ottimista (II)
Mi riconosco completamente nella Vs. linea editoriale e per questo Vi sottopongo il frutto delle Mie fatiche e sono convinta che insieme renderemo la Mia opera il massimo best-seller del 3° Millennio.

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06 2008

Soltanto oggi (XXXII)

Se lo dici tu…
Vorrei inviarvi un mio manoscritto. Non voglio entrare nei dettagli della storia per non annoiarvi…

Panta rei
Il mio romanzo fluisce in 42 capitoli [...]

13

06 2008

Soltanto oggi (XXXI)

Formattazione (1)
Vincenzo uscì e si precipitò giù correndo per le rampe di scale verso il cortile. < > urlò. < > Ma l’alba non era ancora sorta. < > disse. < > < > chiese. < > Allora Mirella girò tutt’intorno al tavolo per andare a posargli una trepidante mano sulla testa. < > Vincenzo sussultò. Voleva che lei disdicesse il suo impegno. < > Voleva piangere fino a annegare, urlando. < >

[Sì, non soltanto ha inserito due capitoli "saggio" nel corpo dell'email, ma non si è accordto che, così facendo, sono saltate tutte le battute di dialogo e gli a capo...]

Formattazione (2)
Mi scuso della formattazione che forse è sbagliata a causa del passaggio da Windows a Vista.

03

06 2008

Spett. CE Sigmund Freud

Lo so, nei soltanto oggi scherzo spesso su chi mi manda proposte bizzarre o addirittura senza capo né coda. Ma sempre più spesso mi trovo veramente in imbarazzo perché non è raro che quelle proposte “letterarie” abbiano tutto l’aspetto di trascrizioni di una seduta psicanalitica. Il desiderio di parlare di se stessi è così forte e gli strumenti espressivi sono così deboli che la maschera della terza persona, del nome diverso dal proprio, cade quasi all’istante, rivelando come l’impalcatura della storia sorregga (ok, vorrebbe sorreggere…) soltanto una volontà di descrivere atti sessuali, normali o trasgressivi che siano. E, come dicevo, la cosa mi imbarazza, e ovviamente non per le descrizioni in sé, ma per quello che ci sta dietro, per la sottesa speranza dell’autore di condividere con il mondo queste (sue) pulsioni.
Ho letto Freud, ho osservato per anni la dottoressa Melfi, ho visto tutto In treatment… ma davanti a questo tipo di arruffata sublimazione mi sento intellettualmente disarmata. E anche un po’ guardona.

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30

05 2008

Giorni così

No, perché ci sono dei giorni così. Dei giorni che hai giusto una pausa-twitter (140 secondi) perché da domani a giovedì devi andare in doppia missione per la CE e quindi oggi ti devi “portare avanti” (ma avanti dove?)
Poi scopri che, nello stesso giorno così, ThePetunias e Soncini ti rubano il blog-lavoro (i link li metto dopo, la pausa sta per finire). E lo fanno molto meglio di te.
Inoltre, sempre nello stesso giorno così, ti arriva l’ennesimo pacco con l’ennesimo manoscritto. Ma senza nome, senza indirizzo. Soltanto con un numero di cellulare. E tu non hai nemmeno la forza di ridere.
Ma soprattutto, nello stesso giorno così, sai che ce ne saranno molti altri, di giorni così.
E che non ti sarai neppure “portata avanti”.
Cordiali ossequi (cit.) e a presto.

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22

05 2008

Soltanto oggi (XXX)

In the cut
Era una notte bella e serena, ma io non potevo essere cont
ei era arrivata da qualche ora e aveva posato la grossa
nza dire neppure una parola. Poi mi aveva improvvisame
mandato: “Cosa fai domani? Perché non andiamo a Sant
n sapevo cosa rispondere. Forse era meglio andare a Li

[e via così per 120 pagine. Capolavoro ucciso da formattazione sbagliata?]

Mugshot
Vi interessa il mio profilo?
[segue firma]

21

05 2008

Soltanto oggi (XXIX) [web edition]

Selezione delle migliori chiavi di ricerca che hanno portato qui al “secondo piano”, ovviamente tassonomizzata e commentata.

La lingua italiana
mio che verbo e [Andiamo proprio benissimo in italiano, eh?]
come scrivere nel cv che mi sto laureando ["Mi sto laureando"?]
correttore do bozze tariffe [Farei un passo indietro]
riassunto del libro problemi? ditelo pure a me ! [Che tentazione...]
cosa è la penna per scrivere [Uh, che raffinatezza semantica]
frasi con la ih [Ih, ih, ih...]
esso manda curriculum [A Yoda?]
significato di applauso [clap, clap]
come aprire una piccolissima azienda editoriale senza soldi? [Perché? No, ripeto: perché?]
ho il pregio di sottoporre il mio cv [Hmm... prima rivedilo]
lo zio è andato a milano correzione della frase [Perché? È andato a Torino?]
gädda [Cärlo Emilio?]
c’è un sito via internet con cui si possono far prestare dei libri da leggere gratuitamente? [Puoi ripetere?]
firme autorevoli contro baricco iliade [C'è una petizione? Dove si firma?]

La letteratura italiana [Romanzieri in pectore]
passami i componenti [Un crudo spaccato della realtà operaia?]
perchè miagolano tanto [La sconvolgente esperienza di un insonne?]
scrivere una lettera a una amico in cui parla di una cosa già passata [La fine di un'amicizia di lunga data?]
dialoghi tra 2 persone in ufficio di notte [Capitolo I: Il capo era uno stronzo]
vorrei una lettera da scrivere a mia sorella [Se lo fa la Tamaro, lo posso fare anch'io]
nonno seduto fantastico [Se lo fa Benni, lo posso fare anch'io]
basilio puoti vado vo [Bah, il solito romanzo storico...]
lo straccio conteso [Il remake della Secchia Rapita?]

Una volta non basta
il grande ascensore di cristallo
il grande ascensore di cristallo riassunto
il grande ascensore di cristallo…. riassunto….
il grande ascensore di cristallo: riassunto
trama il grande ascensore di cristallo
tema svolto del grande ascensore di cristallo

chat di dolce e gabbana
ascensore dolce e gabbana
canti di dolce e gabbana
dolce e gabbana selezione idee

vorrei inviare il mio curriculum alla tipografia vaticana
devo scrivere alla città del vaticano
dove mandare curriculum al vaticano

come faccio a mandare una lettera hai tokio hotel quale l’indirizzo?
quante lingue conoscono i tokio hotel

mantra am am
mantra che sta bene
quanti mantra fare

Le immancabili varie
piccione viaggiatore messaggistica nel medioevo [Brutti tempi, quelli senza Twitter]
cosa si può dire a una mummia ["Ti trovo un po' rigida"?]
films la chiave non entra il buco troppo piccolo [films?]
quaderni di tendenza estate 2009 [Ci portiamo avanti, eh?]

16

05 2008

Soltanto oggi (XXVIII)

E il padre?
[...] mi offro per traduzioni tedesco-inglese-italiano (sono madrelingua) [...]

Ma è fiction?
Mi pregio inviarVi la mia prima opera, un racconto narrativo…

Definizione corretta
Vi allego il mio romanzo…
[No, non l'hai allegato: l'hai copiato nel corpo dell'email... (N.d.r)]

06

05 2008

Soltanto oggi (XXVII)

Oppure una Riassunta?
[...] vi mando un breve Sinosso [...]

L’amico del gerundio
Ho fatto anche esperienza manutenendo un service [...]

Io no
[...] capisco che un refuso può sfuggire a chiunque (anche io) [...]

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04 2008

Soltanto oggi (XXVI)

Non delle zanzare
Ho visto che il vostro libro Vivere in fratellanza con gli animali ha in copertina un gatto. Volevo sapere se il libro intero parla soltanto dei gatti o anche di altri animali.

Chiamiamo Eco?
[...] Il mio romanzo è semanticamente molto audace [...]

10

04 2008

Soltanto oggi (XXV)

A volte ritornano (subito)

La persona che il 17 marzo scriveva:
Ho visto da qualche parte che a marzo doveva uscire “Feromoni per un delitto” di Charlie Charles, però deve essere un errore, perché in libreria non l’ho trovato. Quando esce?*

Ieri (31 marzo) ha scritto:
Ho visto che in America è uscito il seguito di “Feromoni per un delitto”. Quando sarà pubblicato in Italia?

Se fosse arrivata oggi, non ci avrei creduto.

* E’ uscito qualche giorno dopo [N.d.r.].

01

04 2008

Soltanto oggi (XXIV) [web edition]

Credeteci o no, fino a oggi non avevo ancora sbirciato nelle chiavi di ricerca che hanno fatto approdare alcune persone a questo blog. Sperando di farvi cosa gradita, mi pregio dunque di offrirvene una selezione, opportunamente tassonomizzata e commentata.

Letteratura pigra (ovvero: qualsiasi cosa, ma non leggere)

accidenti perchè non mi guarda eppure per me è stato amore a prima vista (riassunto del libro) [Sempre meglio specificare... Dai, fai prima a leggere 150 pagine che a digitare la ricerca]
dickens canto di natale edizione ridotta [Quella in due volumi la teniamo per Pasqua?]
riassunto capitolo 7 del libro medioevo andata e ritorno [240 pagine. Il libro intero, eh?]
riassunto breve certosa di parma [“Il signore è a caccia.” Vabbè, chetelodicoafare?]
riassunto del libro l’ascensore di cristallo [A parte che è Il grande ascensore di cristallo, sono 180 pagine...]
citazioni letterarie dell’iliade di baricco [Mah, ce l’ho sulla punta della lingua…]
riassunto del libro la finestra nel cortile capitolo le tre in punto [Cominciamo a dire “sul cortile”. E poi è un racconto. Vedi un po’ tu…]
quanti libri sono il libri di pipino il breve [Avrà mica scritto dei... bignami?!?]

Grammatica pigra (ovvero: l’italiano come lingua cugina [acquisita])

adorassi grammatica [Non si direbbe]
alla cortese att.ne bozza [“Oh, cara signora bozza, come sta?”]
come faccio a capire se una lettera e scitta bene grammaticalmente [Eh, capisco il problema...]
lettera dipresentazione un scrittore esordiente [Scusi, ha detto proprio “scrittore”?]
chi farsi aiutare oper pubblicare unlibro [Scusi, ha detto proprio “pubblicare”?]
quelli che no libro [E si vede]

Iteranti (ovvero: forse non sono stato chiaro)

stivali mondrian dolce e gabbana stivali mondrian
stivali mondrian dolce e gabbana stivali or mondrian or dolce or e or gabbana or stivali or mondrian stivali mondrian dolce e gabbana stivali mondrian

ci mettiamo insieme
ci mettiamo insieme o no?
ci mettiamo insieme?

Miscellanea

las vegans [Viva!]
vogio un contato cat di una cesi vedere i web [se lo capite, spiegatemelo]
invidio i negri che [E ci lasci così, in sospeso?]
checklist appuntamento fidanzata [Una ragazza davvero fortunata, non c'è che dire]
come mandare il curriculum alla città del vaticano [E non "a chi"?]

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03 2008

Classificando

Mi sto divertendo molto a leggere le polemiche sulla classifica di BlogBabel, e non per le polemiche in sé, ma perché mi hanno fatto pensare a come potrebbe essere un diverbio tra scrittori riguardo alle classifiche di vendita. Direi più o meno così:

Autore 1: Tu sei alto in classifica, ma sei privo di contenuti!
Autore 2: Lo dici soltanto per invidia.
Autore 1: Nel mio libro, ho messo tre citazioni di Baudrillard e due – occulte – di Derrida. E un mio amico ha detto che gli ho ricordato il primo Henri Fauconnier.
Autore 2: Nientemeno. Scusa, ma… quante recensioni hai avuto?
Autore 1: Le recensioni non contano. Conta il consenso popolare.
Autore 3: Ah, se per quello, ne ho avuto di più io!
Autore 2: Zitto tu, che nella classifica di Popoloscopia sei al 66° posto.
Autore 1: Ah, adesso la classifica di Popoloscopia ti va bene? Perché allora, in quella classifica, io sono 23° e tu sei 54°.
Autore 2: Anzitutto tu parli della classifica della settimana scorsa. Vedrai come cambieranno le cose, in questa. E poi quella classifica va pesata. Spesso un 54° posto con tre recensioni vale più di un 23° con zero recensioni.
Autore 3: Tre recensioni? Un boxino su Valdiniente oggi, un articolo su Casasemprepiùpulitaebella e quattro righe su Eleganzz!
Autore 2: Eh, io mica mi faccio pubblicità. Tutte recensioni spontanee, quelle. Vedo che ci sei stato attento, comunque, eh?
Autore 3: Quello di Eleganzz voleva darmi una pagina intera, ma qualcuno si è opposto.
Autore 1: Si è opposto perché il tuo libro è privo di contenuti!
Autore 2: E basta, con ’sti contenuti! Cos’è, vuoi farti sponsorizzare da qualche ditta di pelati?
Autore 3: Aspettate che la gente abbia letto tutto il mio libro, e poi vedremo come cambia la classifica!

(e via così, ad nauseam…)

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26

03 2008

Soltanto oggi (XXIII)

30 giorni ha novembre…
Ho visto da qualche parte che a marzo doveva uscire “Feromoni per un delitto” di Charlie Charles, però deve essere un errore, perché in libreria non l’ho trovato. Quando esce? [ricevuta ieri, 17 marzo 2008]

?
Sono un redatore esperto e cerco una possibilita di ingresso nella vosta società.

18

03 2008

Soltanto oggi (XXII)

Ma quanti romanzi sono?
La protagonista del mio romanzo è una studiosa di geologia e raccoglie le storie di un uomo che ha vissuto la sua giovinezza in un piccolo paesello. Finito il medioevo, in Italia, capisce che le proprie vicende erano nate solo a causa di una storia imprevista e funesta.

Cioè un noir?
[...] Vorrei proporVi un romanzo inedito, scritto da me, che potrei soltanto definire a forti tinte carbonare. [...]

11

03 2008

Soltanto oggi (XXI)

Farla semplice
[...] Mi sono spesso occupato di normazione ortoeditoriale e di parametrazione tipografica [...]

Va-va-voooma!
Cerco un libro e vorrei sapere se avete una concessionaria in cui trovarlo.

04

03 2008

Soltanto oggi (XX)

Poiché (e punteggiatura)
[...] Vi sottopongo il mio curriculum vitae poiché sarei desideroso di un impiego nella Vostra CE in particolare nelle aree redazionali poiché il Vostro ambito di azione è assai interessante e poiché ho l’ambizione di una crescita professionale stimolante.

Viagra?
Vorrei leggere il romanzo di Charles “Mostri all’orizzonte”, però l’ho trovato solo in versione economica e mi interesserebbe l’oggetto in versione dura.

Devo nuotare?
[...] In allagato trovate il mio CV [...]

26

02 2008

CV

Rispondo in pubblico a una e-mail ricevuta in privato, perché mi sono accorta che, in questi mesi, i “soltanto oggi” sono stati la pars destruens e adesso c’è bisogno di una sana pars construens (perché a dire ’ste cose mi sento tanto Veltroni? Mah!)
Comunque.
Come si scrive un curriculum a una CE?
Due elementi base: sincerità e semplicità.
La semplicità sta anzitutto nel curriculum stesso. Ci sono un sacco di siti che insegnano cosa mettere o cosa non mettere in un curriculum e io non sto a ripetere quello che dicono. Il buon senso (talvolta) s’impara.
E’ la lettera di presentazione su cui spesso si scivola. Perché il più delle volte è imprecisa, dice troppo oppure non dice nulla. Come ormai avete intuito, di certi aspiranti traduttori magari si scopre che giocano a squash però non è dato sapere quali lingue conoscono.
E così si arriva alla sincerità.

  • Indicate sempre e subito cosa volete fare (lettore, traduttore, correttore di bozze eccetera) e questo vale sia per l’oggetto della lettera sia per l’oggetto della e-mail.
  • Descrivete in due paragrafi di massimo dieci righe ciascuno perché volete fare quel lavoro e/o perché siete qualificati per farlo. Precisate sempre qual è l’ambito letterario che v’interessa di più, dimostrando che lo conoscete. Non basta dire: “mi piace la fiction”, dovete essere più precisi: “sono un lettore di saggistica storica” è molto meglio; non basta dire: “seguo la vostra produzione” perché è una frase che suona falsissima; piuttosto citate un libro di quella CE che avete letto e che vi sarebbe piaciuto leggere/tradurre.
  • Dichiarate subito le lingue con cui sapete/volete lavorare e lasciate perdere le varie conoscenze attive e/o passive. Se affermate che volete tradurre dalla lingua dzongkha, io mi fido. Non credo che avrò molto lavoro da darvi, però mi fido. Ovviamente tutto ciò va detto mettendosi le due mani sulla coscienza.
    Non si diventa lettore se non si ama leggere.
    Non si diventa traduttore se non si conosce l’italiano (e almeno una lingua straniera).
    Non si diventa correttore di bozze se si mandano lettere che cominciano con “Egrego signore”.
  • Non usate un tono troppo formale né troppo informale. Non state facendo un ordine di cuscinetti a sfera (via le maiuscole del tipo “la Sua CE”, “il Vs catalogo”), ma non state neppure scrivendo al vostro vicino di ombrellone (“la sua CE è fichissima!!!!!”).
  • Verificare sempre l’assenza di errori di battitura, grammaticali, sintattici, eccetera.

Optional

  • Foto? A me non fa né caldo né freddo. So che a qualcuno piace. Almeno evitate sia quelle “Ciao mamma guarda quanto mi diverto” sia quelle tipo “A me Jeffrey Dahmer fa un baffo”.
  • Interessi personali? Se sono in qualche modo legati alla vostra “offerta”, ben vengano. Il fatto che siate appassionati di storia e che abbiate pure fatto qualche campagna di scavo archeologico può essere un elemento in più.
  • Conoscenze informatiche? Quelle di base le do per scontate (mi fa sempre ridere leggere: “Programmi conosciuti: Outlook e Outlook express, Internet explorer…”) Ma se sapete fare qualcosa di più, ditelo pure nel curriculum.

E infine la cosa più importante: il curriculum va rimandato almeno una volta all’anno (se non ogni sei mesi). Perché le cose, le persone e le esigenze cambiano e voi non potete saperlo. Quindi tenetelo aggiornato e rimandatelo, come se fosse la prima volta.

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22

02 2008

Soltanto oggi (XIX)

Personalità multipla (ma divertente)
[...] sono un grande funs del vostro autore Charlie Charles [...]

Problemi stilistici o di ortografia?
[...] La Dott.ssa Marinona Marinoni ha letto il mio libro 7 volte, dicendo che esagera un pò negli aggettivi [...]

19

02 2008

Soltanto oggi (XVIII)

Cos’è che ti sfugge?
Cerco da un po’ il saggio di Ciccino Cicci La mia vita nell’orto botanico. Vi ho già scritto e mi avete risposto che non è più nel vostro catalogo. Ho chiesto al mio libraio e mi ha detto la stessa cosa. Prima che mi metta a girare per tutte le librerie della città mi dite come posso trovarlo?

Mah
Desidererei sapere se vi interessa un saggio che costituisce la rivisitazione in dimensione utopica della storia di Andorra.

13

02 2008

Soltanto oggi (XVII)

Non si direbbe…
[...] è la storia di un uomo che ha continui violenti scontri con il padre, però il genitore lo ostacola obbligandolo a fuggire insieme con la sua lei, che muore poco dopo in un incidente [...] E’ una storia abbastanza reale raccontata in modo lieve e umoristico.

Reality show
[...] il mio protagonista rischia per tutto il libro di cadere prigioniero di personaggi allegorici ma ben vicini alla realtà oggettiva tuttavia riuscirà a sopravvivere grazie a un finale ironico e trasgressivo.

07

02 2008

Soltanto oggi (XVI) [pezzente edition]

Gentile signore,
l’idea del suo manoscritto non è neanche male. Nulla di che, per carità, ma ho letto di peggio.
Tuttavia io non pubblicherò mai nulla di suo.
Neanche se mi avesse mandato il nuovo Codice eccetera [ok, concesso: posto che io mi fossi accorta che si trattava del nuovo Codice eccetera]
Perché lei è un pezzente.
L’indirizzo della sua e-mail rivela che lei ha inviato tale manoscritto da un’alta istituzione dello Stato.
E qualcuno che, pagato da noi, non è neanche capace di aprirsi un account in modo da non usare quello del suo pubblico posto di lavoro, be’, io non lo prendo neanche in considerazione [e gli scrivo pure sgrammaticando un po'.]
Ossequi,
Catriona Potts

05

02 2008

Soltanto oggi (XV)

Fiducia nel prossimo
Ho mandato questo mio manoscritto all’indirizzo riportato in calce. Se non fosse quello giusto, potreste dirmi qual è?

Solo tarocchi, please
Ho consultato le rune questa mattina e mi hanno rivelato che Lei – Catriona Potts! -, è la Persona giusta per leggere il testo che adesso si trova nelle Sue mani…

In effetti…
So che vi state chiedendo cosa centra [sic!] un saggio come quello che ho descritto fino a qui con la vostra produzione letteraria…

31

01 2008

Soltanto oggi (XIV)

Di cosa parliamo quando parliamo
[al telefono] Buongiorno, vorrei avere un chiarimento: quando parlate di manoscritto, volete dire che devo scrivere a penna? Non posso usare il computer?

Che cu fortuna!
In data odierna, mi avete comunicato che il libro che vi ho mandato non è stato di vostro gradimento. Ma non temete, ne ho altri due!

28

01 2008

Soltanto oggi (XIII) (“Quelli che” edition)

Quelli che si propongono come traduttori e ti scrivono: “Ho trovato nella Dimensione della Parola la strada per aprirsi all’Altro, inteso come cosa diversa-da-sé eppure conoscibile e assimilabile tramite strumenti adeguati. La mia ambizione è dunque di propormi come traghettatore culturale, cioè operare in tale ambito non come puro convogliatore di senso, ma come elemento di collegamento tra identità culturali apparentemente non armoniche…” E non dicono quali lingue conoscono.

Quelli che ti mandano un pacco di due chili con dentro tre volumi spiralati dal titolo Libro I, Libro II, Libro III senza uno straccio di spiegazione.

Quelli che “ho scritto il libro definitivo sull’allevamento delle salamandre” perché, inspiegabilmente, in Italia, non è stato ancora pubblicato nulla sull’argomento.

Quelli che ho l’intenzione quasi certa di voler mettermi a scrivere un libro, forse un romanzo forse un saggio e come lo posso pubblicare e quanto ci posso guadagnare.

22

01 2008

Come superare l’angoscia del foglio bianco

paper01.jpg

… ma anche no.

Dedicato all’ennesima proposta assurda arrivata “soltanto oggi” sulla mia scrivania. E dico assurda non perché viene da qualcuno che non sa scrivere. Ma da qualcuno che, evidentemente, non ha mai letto un libro in vita sua. E che, probabilmente, ha come wet dream quello di far presentare il suo libro da Vespa.

11

01 2008

Soltanto oggi (bonus)

Less is better
Nel mio precedente lavoro ho svolto le mansioni tipiche da impiegata (rispondere al telefono e al citofono, utilizzo del fax e della fotocopiatrice, distribuzione di documenti negli uffici, ma sono andata anche in posta per fare raccomandate e in banca per consegnare documenti, smistamento della posta negli uffici, preparazione bevande tramite macchinetta, distruzione di fogli attraverso il tritacarta, archiviazione documenti nei faldoni secondo il loro posto, etichettatura dei faldoni, timbratura di fogli.)

[courtesy of mia sorella, che riceve curriculum forse anche "migliori" dei miei]

10

01 2008

Soltanto oggi (XII)

Sopra o sotto?
Egr. CE
Il sottoscritto LUCIANELLI LUCIANO vorrebbe sapere come potere avere informazioni sulle modalità più adatte per sottoporre al VS esame alcune opere, e soprattutto una delle soprammenzionate.

Sangue blu
[...] Il mio stile si potrebbe definire di genere semi-reale [...]

10

01 2008

Soltanto oggi (XI)

Quanti!?
Spett. dir. editoriale,
è mia intenzione sottoporle alcune mie opere ancora inedite. Ecco l’elenco [...]
[seguono 24 titoli]
Sarebbe interessato a esaminarne qualcuno?

Telegrafico
Accettate emergenti?

03

01 2008

Soltanto oggi (X)

[sottotitolo: Pure a Natale]

Nomen omen
Spett. CE
[...] allego il mio romanzo [...]

Nome del file allegato: La_casetta_in_Canadà_bleah.doc

25

12 2007

Soltanto oggi (IX)

Whassup?
Troverete il primo capitolo del mio romanzo in questo sito che ho creato a doc…

Proprio
… vi mando questo mio primo romanzo. So benissimo di non essere proprio capace di valutarlo, anzi non sono proprio sicuro che sia venuto molto bene…

20

12 2007

Soltanto oggi (VIII)

Chissà
Spett. CE
Accettate manoscritti sotto forma di file cartaceo?

Se non lo sai tu…
Gentile signora,
ieri per telefono mi ha chiesto tra le altre cose di mandare anche un riassunto della mia opera per valutazione. Però il mio romanzo presenta caratteristiche tali di profondità che non saprei davvero come riassumerlo in qualche pagina…

18

12 2007

Pendants

Grazie a Pensieri spettinati ho scoperto due blog che, almeno in una cosa, fanno pendant con il mio. Nel senso che i “soltanto oggi” si possono vivere anche in libreria.
Sperando di fare cosa gradita segnalo:
Il fu Mattia Bazar (di cui esiste anche un libro: Il fu Mattia Bazar e altre storie da libreria)
Neurolibreria

Volevo mettere un paio di scambi dialogici per esemplificare, ma i post sono tutti così belli che lascio a voi il piacere.

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14

12 2007

Soltanto oggi (VII)

47
Saremmo molto interessati a mandarvi in formato PDF per eventuale pubblicazione presso la Vs. CE il seguente testo: manoscritto inedito del nuovo romanzo di mia sorella Riccarda Riccardi, vincitrice di 47 premi.

Bella domanda
Salve vorrei sapere una cosa: sul vostro sito c’è scritto che accettate romanzi e saggi! Quindi non posso mandarvi una storia d’amore non vera?

Forse domani
In questo periodo non avete spazio per manoscritti inediti di genere storico?

04

12 2007

Soltanto oggi (VI)

Soltanto
Gentile CE,
vi ho mandato quindici giorni fa il mio manoscritto. Capisco che forse è un po’ presto per sapere se vi è piaciuto. Però volevo avvertirvi che ho già ricevuto vari rifiuti da altre CE e questo mi ha molto seccato. Io voglio soltanto essere pubblicato! Possibile che sia così difficile farlo capire?

Fanno due etti in più. Lascio?
Spettabile CE,
Ho scritto una storia vera che però è anche un po’ fantasiosa. Però potrei aumentare la parte veritiera o quella fantasiosa. Vi interessa?

03

12 2007

Soltanto oggi (V)

Convergenze parallele
Volevo inviare alla vs casa editrice il manoscritto di un mio romanzo che non rientra nello stile della vs produzione ma è in perfetta linea con la vs linea editoriale.

Apotropaico?
Il mio romanzo racconta di un sacco di cose vissute in prima persona e soprattutto di un giallo. Mi hanno detto che sono l’erede di Faletti.

28

11 2007

Com’è fatto

Adoro il programma Com’è fatto. Non lo conoscete? E’ una serie canadese cui si mostra come vengono realizzate le cose (dal pallone da basket alla pizza surgelata, dai bicchieri di cristallo alle saracinesche) ed è piena di rivelazioni interessanti. Così mi sono chiesta come si potrebbe applicare l’idea di questa serie alla CE. E non parlo del processo “meccanico” di produzione del libro (fotocomposizione, stampa, rilegatura, eccetera), bensì di tutto quello che avviene prima e soprattutto delle persone coinvolte. Liseuse, in un commento a un post precedente, ha sostenuto che è sempre piuttosto difficile capire con chi si sta parlando in una CE. È vero: da fuori, spesso viene voglia di chiedersi “com’è fatta” la persona con cui ci si trova a interloquire. Perché tutto ‘sto mistero?

Anzitutto le CE sono sistemi piuttosto limitati e tendenzialmente chiusi. Suona un po’ mafioso, ma, quando si entra nel giro, è difficile uscirne (e di solito, quando lo si fa, si rimane comunque a gravitare intorno al sistema): ciò porta spesso a un rimescolamento interno, a un passaggio di ruoli all’interno della CE o tra CE. La persona che, oggi, si occupa della narrativa italiana nella CE Libribelli te la ritrovi domani a curare i diritti delle opere straniere della CE Bellilibri. All’interno dell’universo-CE la cosa è normale; all’esterno forse sconcerta un po’.

Ecco: “esterno” è la parola chiave. I flussi e gli incroci all’interno di una CE sono complessi e sovrapposti (detto in parole povere: tutti mettono becco in tutto), quindi si tende a guardare quello che viene dall’esterno in termini strumentali, come tessere di un mosaico che va pazientemente ricomposto. Ogni volta. Per ogni libro. Per un traduttore, quel libro è il libro; per la CE è un libro tra 10, 100, 1000. Magari si avrebbe anche voglia di intrecciare un rapporto al di là del momento (e talvolta lo si fa), ma non sempre ci si riesce e allora si passa il contatto a un’altra persona (dall’editor può passare al capo redattore o magari a un redattore interno o addirittura a uno esterno) e le comunicazioni rischiano di arrivare da persone diverse.

Ai traduttori dico: non sentitevi usati per questo. Anzi, no, sentitevi usati (in senso buono, ovvio). Perché rientra in una scelta professionale, fa parte del vostro lavoro “da esterni”. Vi dirò di più: spesso, più un traduttore è fidato e più è lasciato solo. Per rispetto, se volete. Ma soprattutto, appunto, per fiducia. Peccato soltanto che non possiate sentire il sospiro di sollievo in CE quando viene evocato il vostro nome collegato al libro in traduzione. “Ma chi sta traducendo Accendi la luce? Ah, sì, Sibilla Sibilli. Benissimo. Stiamo tranquilli.”

A chi manda curriculum dico: non si può rispondere a ogni curriculum (non faremmo altro). Io però li tengo (a lungo).

A chi manda manoscritti dico: dovete avere pazienza. Molta pazienza. Molta pazienza. E non seccatevi se, a rispondervi, è una generica “segreteria editoriale”. Credetemi, se la CE è seria, non c’è niente di generico in quella firma.

E adesso, scusate, ma voglio andare a vedere come fanno gli orsetti gommosi.

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23

11 2007

Soltanto oggi (IV)

Trasparenze
Sfogliando il Vostro altrimenti completissimo sito purtroppo non traspaiono nomi a cui inviare libri manoscritti e/o inediti…

Geometrie
Questo romanzo è una storia di amicizia strutturata in modo geometrico dove le varie forme si sovrappongono attraverso passaggi comuni come l’animismo e le ansie della vita di provincia.

21

11 2007

Complimenti

Davanti alla mia fotografia-in-posa-con-l’-autore, la mia adorata sorellina ha esclamato: “Ma guarda che faccia da stronza che ha mia sorella in ’sta foto!”

Ho mostrato l’immagine suddetta a vari colleghi, riferendo altresì il ficcante parere della suddetta sorellina.

E nessuno ha detto nulla. Al massimo, è spuntato un sorriso.

Una soltanto, ridacchiando, ha commentato: “Be’, ma non è sempre così?”

Mi vogliono bene, in questa CE.

P.S. Dedicato alla sorellina (sic!) che oggi festeggia il genetliaco.

P.S.(2) La sorellina ringrazia degli auguri e conferma il commento.

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20

11 2007

Soltanto ieri (e oggi)

Spiritosone
Caro Editore,
sono un manoscritto, anzi un nanoscritto, perchè sono piccolino (50 cartelle formato A4). C’è speranza che io sia pubblicato?

Ermetico
Caro Editore,
vorrei essere pubblicato. Cosa devo fare?

Incardinato
La vicenda si incardina sulla protagonista Filippa Filippi, ormai priva di qualsiasi stimolo per gli incarichi burocratici che le capitano addosso da tempo. [Filippa muore e viene aperta un'indagine] Il commissario Rossi rileva sul muro dell’appartamento di Filippa uno strano segno e, andando dal suo salumiere, si rende conto che è il segno lasciato da un quadro. [Seguono due pagine che vi risparmio.] Il tutto è reso pimpante da alcune stuzzicanti vicende autobiografiche e da vari riferimenti agli Anni di Piombo.

Ai perversi che vogliono leggersi tutte le proposte che mi sono arrivate “soltanto oggi”, comunico che le ho riunite in un’apposita categoria.

16

11 2007

Amo questa donna

FINOCCHIARO (Ulivo). […] Colleghi, il nostro giudizio su questa finanziaria è ampiamente favorevole. Lo era sul testo del Governo, lo è sul testo che il Senato consegnerà alla Camera. Abbiamo mantenuto le nostre promesse. [...] Quello che voglio dire, se i colleghi me lo consentono, è che l’approvazione della legge finanziaria qui al Senato, con questa maggioranza, senza il ricorso al voto di fiducia, ha un valore politico assai più importante dell’approvazione della legge in sé. Molti commentatori politici l’hanno già definito: “il cambio di fase”, la “svolta”, il “nuovo scenario”. È così.
Mi rivolgo ai colleghi dell’opposizione. Mi rivolgo, in particolare, ai colleghi dell’UDC, di Alleanza Nazionale, della Lega e ai tanti colleghi di Forza Italia trascinati nell’insensatezza di una strategia politica decisa ed imposta dal presidente Berlusconi. (Commenti dal Gruppo FI). Una strategia politica decisa, imposta e sbagliata, innanzitutto per l’Italia, disastrosa per il centro destra, che è rimasto schiacciato nella morsa di un’attesa che si è snocciolata, sin dai primissimi giorni della legislatura, giorno dopo giorno, voto dopo voto, provvedimento dopo provvedimento, in attesa della cosiddetta spallata. Termine da partita di rugby. E che non è venuta su questa finanziaria, colleghi, per 715 votazioni.
E mentre questo accadeva, sulla stampa, nelle dichiarazioni pubbliche e private una ridda di indiscrezioni, di pettegolezzi, di retroscena. Espliciti anche sui tentativi di corruzione – come si chiama ovunque nel mondo – corruzione politica di nostri senatori. (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, SDSE, Aut, Misto-IdV, Misto-CS e Misto-Pop-Udeur. Proteste dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di lasciar concludere la senatrice Finocchiaro.

FINOCCHIARO (Ulivo). Ne hanno parlato esplicitamente alcuni di voi, con accenti lievi ed irridenti, come se si trattasse di una cosa così, che si fa, si può fare e si può anche dire.  A segnalare che ad essere corrotta è, innanzitutto, un’idea della politica. Di più, mi sbagliavo, perché quella non è politica, ma cattiva pratica.
E non è – ne sono assolutamente certa – di tutto il centro-destra. Al contrario, e per sovrapprezzo, la cattiva pratica ha scacciato la politica. E vi ha condannato tutti, senza distinzioni, all’imbarazzato silenzio e all’attesa.
Mi tornava in mente stamane una poesia di Kavafis, che molti di voi conosceranno e di cui voglio ricordare qui soltanto qualche verso, anche per rasserenare il clima: «Che cosa aspettiamo così riuniti sulla piazza? Stanno per arrivare i barbari oggi. Perché un tale marasma al Senato? Perché i senatori restano senza legiferare? È che i barbari arrivano oggi. Che legge voterebbero i senatori? Quando verranno, i barbari faranno la legge». E finisce: «Come sono divenuti gravi i volti! Perché le strade e le piazze si svuotano così in fretta e perché rientrano tutti a casa con un’aria così triste? È che è scesa la notte e i barbari non arrivano. E della gente è venuta dalle frontiere dicendo che non ci sono affatto i barbari. E ora, che sarà di noi senza barbari? Loro erano comunque una soluzione».
È stato così. E molti di voi, colleghi, sanno che non c’è soluzione fuori dalla politica. Lo capisco anch’io che, come dice il presidente Berlusconi, sono comunque una donna. (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, SDSE, Aut, Misto-IdV e Misto-Pop-Udeur). La senatrice Bonfrisco non applaude, ma mi sorride, capisco.
Molti di voi autorevolissimi rappresentanti del centro-destra hanno dichiarato che, nel momento in cui questa finanziaria verrà qui approvata, si aprirà una nuova stagione per l’Italia e per la politica, perché a finire sarà la declinazione del bipolarismo come muro contro muro, spallate e ginocchiate, e si aprirà finalmente un nuovo tempo per il Paese, e per ciascuno di noi. Il tempo della riforme di cui discutere insieme, di una nuova legge elettorale, delle grandi questioni nazionali. Ciascuno dalla propria parte, ma insieme per l’Italia.
Anche perché, lo sapete voi come noi, non c’è più tempo. I barbari non sono arrivati e ne abbiamo sprecato troppo. E questo è imperdonabile. Non voglio tuttavia sottrarmi ad una riflessione sulla nostra maggioranza che vorrei fare in termini meno stucchevoli della proclamazione di una vittoria.
È una mia riflessione di questi giorni a cui l’intervento di Natale D’Amico, ieri, ha dato un contribuito essenziale. Ed è una riflessione che mi permetto di sottoporre anche al Governo…

PARAVIA (AN). Ma quale maggioranza?

FINOCCHIARO (Ulivo). Ieri, Natale D’Amico… (Commenti del senatore Paravia).

PRESIDENTE. Senatore Paravia, la prego.

FINOCCHIARO (Ulivo). La maggioranza che ti ha battuto per 715 volte in quest’Aula e che tra 5 minuti ti batterà ancora una volta. (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, SDSE, Aut, Misto-IdV e Misto-Pop-Udeur. Vivaci commenti dai banchi dell’opposizione).

PARAVIA (AN). Arrogante! Arrogante!

FINOCCHIARO (Ulivo). Ieri, Natale D’Amico ha difeso – in quest’Aula – un articolo che quasi tutti, giornali compresi, hanno definito una “concessione” alla sinistra radicale. Sbagliato. Perché quell’articolo, quella formulazione ormai apparteneva a tutti, uno per uno, delle senatrici e dei senatori della maggioranza. Lo stesso potrei dire per altre parti della legge. Perché quest’anno, molto di più di quanto sia accaduto, paradossalmente, lo scorso anno – lo dico anche al Presidente del Consiglio – quella parte della legge finanziaria che è stata elaborata qui non è stata la tessitura paziente di un patchwork in cui trovare una composizione ponderata. Nella parte costruita qui al Senato è stato molto di più.. È stato il frutto del lavoro, ovviamente durissimo… (Commenti dal Gruppo AN). Ma non siete capaci di fare parlare qualcuno senza interrompere? (Applausi dal Gruppo Ulivo. Commenti dai banchi dell’opposizione). Non siete proprio capaci! […]
È stato il frutto di un lavoro, certamente durissimo, molto paziente, di mettere a frutto insieme culture politiche diverse, ma soprattutto (lasciatemelo dire) di apprezzarne l’utilità per il cambiamento, la crescita, la coesione del Paese. Il che dimostra soprattutto una cosa: che c’è più forza espressiva comune in questa maggioranza di quanta noi stessi non pensiamo. Altrimenti non ce l’avremmo mai fatta. Lo dico perché capisco, bene, disagi e difficoltà politiche che si segnalano. E penso che vadano prese molto, molto sul serio. Perché l’abbiamo sperimentato proprio sul campo più aspro di questa finanziaria, in queste settimane in cui tutti gli osservatori politici si attendevano che qui finisse.
Ma lo dico perché forse è irrituale rispetto ai canoni che governano normalmente i discorsi politici – normalmente maschili – perché a me è capitato di capirlo molto più lucidamente di quanto fosse mai accaduto in questo anno e mezzo, così che il lavoro che abbiamo prodotto al Senato non ci appartiene a pezzetti per Gruppi, ma appartiene a tutta la maggioranza.
Voi ci avevate sottovalutati, ma noi ci eravamo sottovalutati.
Da oggi ricominciamo, colleghi. Ricominciamo a ragionare, a confrontarci con tutte le forze politiche, con i Gruppi parlamentari, con i colleghi che sceglieranno di discutere di riforme, a cominciare da quella elettorale e da quella istituzionale. Perché l’attesa è finita, perché comincia di nuovo il futuro della politica e il futuro dell’Italia. (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, SDSE, Aut, Misto-IdV, Misto-CS, Misto-Pop-Udeur e dei senatori Levi-Montalcini, Scalfaro e dai banchi del Governo. Molte congratulazioni).

[qui il testo integrale]

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16

11 2007

Si faccia una domanda…

D: Perché non hai ancora postato, oggi?
R: Come ti permetti? Mica mi pagano, per farlo! [Pausa.] La verità è che i minuti sono diventati 24.950.
D: Ah, capisco. A che punto sei?
R: Cosa fai, provochi? [Pausa.] 76/128.
D: Ti chiedo dove sei e tu mi dai i valori della tua pressione?
R: Cretina! Sono le pagine fatte / pagine totali del documento.
D: Ah, ecco. Hai sempre istinti suicidi?
R: Grazie per avermelo ricordato. No, ho capito che per un libro non si può morire. Non per questo libro, comunque.
D: Ma perché ti stai dando tanta pena? Si tratta di un libro “obbligatorio”? [Strizzatina d'occhio.]
R: Niente affatto. [Pianto dirotto.] La colpa è soltanto mia.
D: Te l’ho chiesto perché, nella blogopalla, l’idea che molti libri siano in realtà marchette è assai diffusa…
R: La blogopalla non ha torto. Però ha meno ragione di quanto creda.
D: E adesso che hai postato, cosa fai? Esci? Ti guardi un bel film? Leggi l’ultimo numero dell’Indice?
R: [Silenzio.]

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15

11 2007

Soltanto oggi (II)

Ecco due delle proposte arrivate soltanto oggi sulla mia scrivania. La prima serie la trovate qui.

Copyright
«Mando a Voi questo romanzo che ho scritto personalmente…» «Ho svolto personalmente molte ricerche…» «È un tema che mi appassiona personalmente…» «Ho anche corretto personalmente il dattiloscritto…»

Gentil sesso
«La lampada che sfarfallava è una vicenda che attraversa il tempo che attraversa i generi grazie alla voce narrante del protagonista, Odoardo Odoardi, il quale narrando di sé narra di un anatema del tutto nuovo e vecchissimo, e del potere che egli, come uomo, si trova a esercitare con facilità, verso il gentil sesso…. È mia convinzione che questo romanzo s’inserisce in una nicchia di lettori ancora tutta da scoprire e riesce a dare una scrollata a quel pubblico assopito, che è sempre poco interessato a entrare nelle librerie… Vi ragguarderò al più presto su ogni possibile secondo capitolo.» [tutto testuale, eh?]

12

11 2007

Soltanto oggi (I)

Piccolo florilegio (commentato) delle proposte editoriali ricevute oggi (solo quelle di oggi, eh?).

Invidia dell’utero?
“Mi chiamo Vincenzo Vincenzi e ho dato alla luce quest’opera…” “Ho partorito questo romanzo con grande fatica…” “Sicuramente non è perfetto, però io lo amo come si ama un figlio e spero che anche voi lo amiate”

Precoci rivelazioni
“La mia infanzia è stata tragica finché non ho scoperto l’induismo. Ma il mio romanzo non parla di questo.”

Non è giornata
“Il protagonista del mio romanzo è ignaro del tremendo anatema che ricade fortissimo da più di trecento anni sulla sua famiglia…” “Perseguitato da incubi paurosi che stanno facendo cambiare il suo carattere estroverso…” “Si lancerà in una corsa folle e disperata attraverso misteri obliati che soltanto terribili e spaventosi esseri demoniaci conoscono…” “La sua disperazione raggiungerà l’apice quando cadrà vittima di un orribile individuo che agisce in nome della crudeltà e della morte…”

Cominciamo bbene
“Ho lavorato molto a questo romanzo e lo vorrei bubblicare…”

Paura, eh?
“Il mondo non lo sa, ma qui io dimostro che tutti siamo delle specie di test per verificare la quantità di energia che la nostra mente può produrre.”

05

11 2007

Glossarietto

AA = agente/i letterario/i (sì, come gli altri AA)

Cena = pasto consumato con l’Autore/l’Autrice

CE = casa editrice

CES = casa editrice straniera

Charlie = collega di CE che ha un unico scopo nella vita: usare tutte le frasi fatte dell’italiano nel minor tempo possibile.

F = fiera (nel senso di esposizione, non di belva… Per quanto, forse…)

«Soltanto oggi» = Le proposte editoriali più bizzarre calate sulla mia scrivania «soltanto oggi». Come a dire che, di giorno il giorno, il limite della follia si spinge sempre più in là.

23

10 2007

Il mio Blog Action Day

Mi stavo dimenticando che oggi è il Blog Action Day e, avendo aderito, sono costr… invitata a fare un post sul pianeta da salvare. Non ho grandi verità (ma davvero?) e tutto ciò che si poteva dire è già stato detto in occasione del Nobel «congiunto» ad Al Gore e al Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici dell’ONU. Dunque posso soltanto fare un po’ di sana autocoscienza:
Luce: non malaccio. Odio le luci centralizzate, clicco sempre quando esco da una stanza, non ho la lavastoviglie e uso la lavatrice soltanto a pieno carico. Dovrei soltanto limitare l’uso dello standby, vincendo la mia pigrizia atavica.
Acqua: anche qui non male. Chiudo sempre il rubinetto quando mi lavo i denti (mi dicono che sia uno degli sprechi più diffusi) e faccio prevalentemente docce. Certo, sullo sciacquone non transigo, però mi sembra un peccato veniale.
Trasporti: non benissimo. Devo usare l’automobile per venire a lavorare perché i mezzi pubblici sarebbero autentici mangiatori di tempo (due ore e mezzo al giorno come minimo). Però vorrei comprare un’ibrida.
Riciclo: ottimo. Riciclo qualsiasi cosa: carta (soprattutto), plastica, lattine, vetro. A un certo punto della settimana casa mia sembra un campo profughi, però poi c’è lo sgombero.
Riscaldamento: non benissimo, ma posso farci poco, perché è centralizzato. Se avessi una casa mia installerei sicuramente i pannelli solari. Tengo sempre le imposte chiuse d’estate. Non ho il condizionatore.
E voi?

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15

10 2007

Post pignoletto (ma anche buono)

Come sempre alla ricerca di collaboratori (bravi, neh?) mi sono smazzata un bel po’ di CV. Ebbene, per il dio di tutte le bozze da correggere, possibile che non ce ne sia uno che non abbia un refuso o uno svirgolone? E tutto ciò in CV di persone che vogliono fare delle parole la loro fonte di reddito e soddisfazione…
Ma oggi sono magnanima, dunque ecco i miei consigli agli estensori di CV.
1 ) Tenete ben nascoste le vostre ambizioni letterarie (se ne avete). Mettere in un CV: «Ho pubblicato la raccolta di poesie Incenso agli asini presso la CE Cisonoriuscito» oppure «Tra l’altro, cerco un editore per il mio libro Ho sbagliato a tagliarmi le unghie» vi qualifica subito come rompiscatole, cioè come persona che non vuole lavorare, ma che pensa a un futuro di ricchezza e fama stephenkinghiana. Vero? Falso? Non importa: fidatevi.
2 ) Rileggete il CV alla ricerca di refusi e assicuratevi che sia uniforme. Non scrivete tre volte Inglese e una volta inglese (scrivetelo soltanto minuscolo, tra parentesi, noi italiani non usiamo le maiuscole come i Figli di Albione). E tra il soggetto e il verbo non ci va la virgola (errore diffusissimo che balza agli occhi di qualsiasi persona che abbia masticato un po’ di vita in CE).
3 ) Spiegate con semplicità e realismo cosa volete fare. Scrivere che vorreste «dirigere una collana» o occuparvi «della selezione dei libri» fa finire il vostro CV dritto nel cestino. Si comincia sempre dal basso. Vi confido un segreto: per farvi conoscere in CE il modo migliore è cominciare come lettori. Il lettore legge il libro (di solito in lingua) che gli viene affidato, ne fa un riassunto (il più chiaro possibile; chi lo legge deve capire di cosa tratta il libro in questione) e offre il suo commento, cioè cerca di valutare le potenzialità del libro. Tre requisiti fondamentali: conoscere le lingue, conoscere l’italiano e aver letto molto (anche di un solo genere). Lavoro infame e mal pagato, eppure, se fatto bene, è un biglietto da visita impagabile. (E, qualora ve lo stiate chiedendo, sì, bisogna leggere in fretta e fare una scheda anche per il libro più orrendo che vi sia mai capitato di leggere).
4 ) [Corollario al precedente] Spiegate cosa volete fare. Sapeste quanti CV arrivano così, senza uno straccio di presentazione. E tu ti chiedi: vorrà fare il redattore, entrare nell’ufficio stampa o diventare magazziniere? Mah!
5 ) Non scrivete mai «Rossi Mario», ma «Mario Rossi». Il vostro CV non è un modulo per la richiesta di un finanziamento.
6 ) Siate semplici. «Mi pregio inviarVi…» «Mi rivolgo alla pregiata CE che lei dirige…» sono formule arcaiche e non se le fila più nessuno.
7 ) Date la precedenza alle vostre esperienze. «Mi chiamo Mario Rossi e sono simpatico e frizzante…» E che è, stai cercando una fidanzata?
8 ) Se vi piace la narrativa, non mandate il CV a una CE che pubblica solo saggistica. È tempo sprecato.

Altri consigli in un prossimo post.

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09 2007